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L’idea della autobiografia è nata nel 2016 quando ho frequentato un laboratorio di scrittura per Volontari Biografi. Il Laboratorio ha poi pubblicato diverse versioni dell’Albero delle Ciliege con i frutti del nostro lavoro e si è poi interrotto nel 2018 per la morte di chi ci coordinava e stimolava, Fiorenza Mannuccci.

Erano quasi tutte donne e mi sono sùbito reso conto che dovevo imparare a lasciarmi andare rispetto alla struttura ordinata e razionale che mi caratterizza, non vergognarsi delle proprie emozioni e imparare ad esternarle; per me una bella fatica. Nello stendere questa seconda edizione che, in alcune parti, è molto più ampia della prima versione, ho cercato di tenerne conto.

Spero che chi commenta lo voglia fare in coda all’articolo perché in quel modo i commenti rimangono disponibili e legati ai singoli capitoli.

Intr.

 Da 1 a 73: l’aurora – una introduzione utilizzabile come criterio di lettura perché non è indispensabile leggere le cose in senso cronologico ma si pouò andare per aree tematiche – 16 marzo 2016 seconda edizione il 12/05/2020

1

1943-1945: mio padre, il suo processo e qualche ricordo del poi – Sono stato concepito dopo la sua liberazione e assoluzione e qui si racconta la storia di un fascista anomalo – ultima modifica 9 maggio 2024

2

1946-1959: Il Calzaturificio Monzese – le mie origini sul versante paterno, la storia del calzaturificio, come era fatta la fabbrica nei ricordi di un bambino che l’ha vissuta e vi racconta come si facevano le scarpe – ultima modifica 10 maggio 2024

3

1946-1963: la casa di via Mazzini – la vecchia casa vista con gli occhi di un bambino; le camere, il bagno del sabato, la grande cucina, la Elena e la Maria, il rito sadico del lunedì ai macelli in bass ai Erba, i cortili lungo la via Mazzini – ultima modifica 12 maggio 2024

4

1952-1956: le scuole elementari a Villasanta – i compagni, la scuola Notari, la maestra Sabbadini e il maestro Polito, i giochi nelle corti di via Mazzini (guerre per bande, biglie, figurine) – ultima modifica 17 maggio 2024

5

1953-1963: Gli odori del Taboga – i luoghi di origine di mia madre (mugnai lungo il Lambro) – come era fatto e come funzionava il mulino – l’allevamento dei maiali – la pesca con il quadrato e i ravioli della GIulia – ultima modifica 13 maggio 2024

6

1956-1960: in Collegio – La quinta elementare e la scuola media in Collegio dai Salesiani a Varazze, don Ariatti, don Morello, don Moroncelli e don Riccciarelli, le regole e la organizzazione della giornata, una parentesi di preseminario finita subito, qualche riflessione sul chiodo fisso della Massoneria e sulla sessuofobia  – ultima modifica il 19 maggio 2024

7

1960-1962: inizia l’Hensemberger – iniziano le scuole superiori quando l’Hensemberger era ancora nella vecchia sede, prime esperienze di scrittura con il quaderno delle cronache, incontro traumatico con la fisica e con il disegno tecnico, il laboratorio di falegnameria, tuta da officina e senso di appartenenza – la seconda nella nuova sede, le aule speciali e i laboratori, il corso di scienze, De Majo padre padrone, uno strano professore di disegno, perché gli uccelli sui fili della luce non restano fulminati? – ultima modifica il 21 maggio 2024

8

1961-1964: gli anni di GS – una esperienza di cristianesimo integrale e di comunità – don Vico Cazzaniga, i dirigenti del gruppo monzese e gli amici di allora (con qualche storiella simpatica), le uscite residenziali – quella volta che mi tagliarono metà barba, il raggio, la messa a San Pietro Martire, il cineforum del sabato pomeriggio, la caritativa a Cinisello nelle coree –  l’allontanamento per via dell’integralismo – ultima modifica 26 maggio 2024

9

1962 – 1964: elettrotecnica il secondo biennio all’Hensemberger: il triennio è un’altra cosa, i laboratori (saldatura, macchine utensili, misure elettriche, costruzioni), il professor Vegezzi e l’ingegner Bellini, l’Olivieri Ravelli, la frattura della tibia, GS ma anche la Federazione Giovanile Socialista, il gusto di sperimentare in cantina con la chimica e l’elettricità, le visite aziendali – ultima modifica  il 24 maggio 2024

10

1964-1965: il diploma e quindici giorni di sospensione: la noia dei pomeriggi a disegnare schemi di impianti elettrici, una storia in stile amici miei “la gomma sul muro consente di affrescare la parete”, un lavoro di gruppo con punizione solo per i due rei-confessi – rischio di espulsione per tre anni e alla fine 15 giorni di sospensione – il dibattito un po’ surreale in consiglio di classe – la preparazione all’esame nel ritiro al Taboga – un tema venuto male (mai ascoltare i professori burocrati) e un esame andato benissimo – ma me l’hanno fatta pagare e per un punto Martin perse la cappa  – ultima modifica il 31/05/2024

11

1965-1970: l’Università e la Scienza: L’incontro con le sottigliezze della matematica e le difficoltà nei processi di astrazione – Analisi 1 e 2 – le fisse dei matematici – Fisica 1 e 2 – Meccanica razionale (mai prestare gli appunti) – Il secondo biennio che inizia con il 68 – Attese e delusioni dalla meccanica quantistica – Geymonat e l’esame di filosofia della Scienza registrato come Radioattività – Il professor degli Antoni (elettronica, cibernetica) e la laurea sulla logica fuzzy fatta in coppia con Alberto Bertoni – ultimo aggiornamento il 1 giugno 2024

12

1965-1970 Volevamo cambiare il mondo: abbandono della FGSI, un cattolico del dissenso con simpatie per il PCI, le riviste trimestrali e settimanali, l’alluvione di Firenze, Vietnam la mia prima manifestazione (hanno fatto un deserto ... quelli che fischiavano La Pira) – il convegno dell’Intesa a Castelveccana – il mondialismo e Che Guevara morto – storia della prima occupazione – Lettera ad una professoressa – lo PSIUP e Il Socialismo difficile – l’invasione della Cecoslovacchia e il convegno nella abbazia di Turoldo – la fine del rapporto con la Chiesa – il rapporto con Oskian e l’ingresso in Avanguardia Operaia – come campavo – come era AO – le letture e lo studio dei classici del marxismo – la cellula di fisica – un giudizio sulle nostre mancanze – ultimo aggiornamento 2 giugno 2024

13

1970-1971: il servizio militare: Il CAR di Palermo, l’autoritarismo, la spersonalizzazione e la pedagogia del lavoro inutile – Il corso di aiutante di sanità a Bologna (mai esistito) – Assegnazione a Rimini tra regolamenti allucinanti e una epidemia di menengite con il morto – Trasferimento definitivo a Treviso – cosa si faceva in infermeria e come si viveva in città – il mancato arrivo di mio fratello – in autunno il matrimonio (anche se Bruna non era incinta) – qualche considerazione finale sulla utilità di un servizio per la comunità – ultimo aggiornamento 04 giugno 2024

14

1972-1974: La federazione di Monza e Brianza di AO (e non solo): al ritorno dal militare AO è un’altra cosa – la decisione di mandarmi a Monza – la prima e la seconda sede – i diversi settori di intervento (le fabbriche, la scuola, i lavoratori studenti, i circoli di paese) – la formazione delle zone nel vimercatese e nella fascia Cesano-Desio – l’organizzazione interna e il finanziamento – il concerto con Ivan della Mea – il mio lavoro di docente all’ITIS di Sesto – la struttura regionale lombarda – il coinvolgimento negli organismi di direzione nazionale – le commissioni sul lavoro nell’esercito e sulla questione cattolica – i saggi per la rivista teorica – la strage di Brescia – il IV congresso e il lavoro sulle tesi – le vacanze del 72, 73 e 74 – ultimo aggiornamento 06 giugno 2024

15

1974-1976: gli anni del Quotidiano (la grande avventura) – per diventare una organizzazione nazionale serve un giornale – “tu farai il caposervizio interni” e mi licenziai un’altra volta – la sede con le diverse stanze – la struttura della redazione – come si faceva il giornale – da caposervizio interni a vicedirettore (ma il direttore Silverio Corvisieri era scomparso) – l’espulsione dei responsabili amministrativi – alcuni momenti alti nella storia del giornale – la batosta delle elezioni del 76 – battaglia politica e decisione di andarmene (e di cambiare mestiere) – la solidarietà interna – ultimo aggiornamento 18 giugno 2024

16

1974-1976: la Parabola di AO – C’eravamo tanto amati – le elezioni del 1976 grande avanzata del PCI e risultato deludente della sinistra rivoluzionaria – la fine di una grande illusione – la sinistra rivoluzionaria incapace di una riflessione – i senza Mao – la discussione all’interno del gruppo dirigente – l’ultima battaglia e poi una scelta drastica da parte mia – la crisi nel gruppo dirigente di AO – cambio di vita e di prospettive – ultimo aggiornamento il 24 giugno 2024

17

1977-1987: il Frisi, la scienza e la sua filosofia – l’arrivo al Frisi quasi per caso su una supplenza per maternità – una scuola ordinata e ben tenuta – i ricordi di quel primo anno – la scuola mi invoglia a cambiare progetto di vita – approfondimenti di studio e insegnamento – la battaglia per la democrazia – la autogestione del 78 –  scienza, storia della scienza, filosofia della scienza – l’importanza dei classici – gli esami di maturità e un episodio divertente – a metà degli anni 80 incomincio a sentirmi sottoutilizzato – si prospetta un nuovo lavoro – il ricordo di Fiammetta Cedrazzi – ultimo aggiornamento 26 giugno 2024

18

1977-1991: il Pci sino allo scioglimento: nei primo mesi del 1977 mi rendo conto che sia sul piano esistenziale, sia su quello politico, non c’è spazio e senso per una sinistra rivoluzionaria – adesione al PCI e battaglie per lo stato democratico in epoca di terrorismo – il crollo dei paesi dell’est e dell’URSS – la crisi del comunismo e i ritardi del Pci – questioni villasantesi da Progresso e Partecipazione al Gruppo Riformista – in politica tira una brutta  aria- ultimo aggiornamento 29/06/2024

19

1987-1992: il lavoro alla Informatica SISDO – come funzionava l’informatica a cavallo tra anni 80 e 90 – cosa vuol dire SISDO- come era organizzata la società – cosa facevo io – le cose che ho imparato e quelle che non ho imparato – da cui si capisce che non potrei mai fare l’imprenditore dal settore pubblico al lavoro in azienda –  la scelta di andarmene – un bel viaggio negli USA –  ultimo aggiornamento 30 giugno 2024

20

1992-1999: di nuovo professore ma allo Zucchi – ero convinto di tornare al Frisi e invece la riammissione in servizio fu per un liceo classico – La Preside Galbiati, affinità e differenze, il caso Frediani e la condanna – il suicidio di due miei alunni, una brutta storia messa a tacere – gli amici della natura e le uscite domenicali – due tipologie di studenti – i colleghi – arrivo della Preside Meneghetti – viaggio a capo Nord in moto – il ritorno al Frisi perché il PNI non partiva – 26 febbraio 2016 seconda edizione 1 giugno 2020

21

1999-2008: ultimo decennio di insegnamento al Frisi – il ritorno sul luogo del delitto – Il Preside Cicerone e il lavoro sulla gestione della scuola proseguito con Denti – classi in cui stai 8 ore la settimana per 5 anni – un rapporto diverso con gli alunni più profondo e con una qualità più alta – come insegnare la matematica e la fisica facendo cultura – la scuola che vorrei nell’anno terminale – ho sfiorato la morte in bici – in ricordo di Alfonso Riva –  1 marzo 2016 seconda edizione 2 giugno 2020

22

The Teacher and the Physics –  Un bilancio sull’insegnamento della fisica in un paio di classi – Ne scrivono gli alunni che sperimentarono quel corso – Cosa percepivano allora – La passione di una vita – il rapporto che rimane – cosa sarai riuscito a dare? – Fanno il dottorato e poi devono andare all’estero – 10 settembre 2013 seconda edizione 3 giugno 2020

23

2005-2007: concorso a Dirigente Scolastico – Non è più il lavoro del Preside – il bando mi intriga – le due prove scritte (con un progetto avvenieristico) – All’orale ci vado con la mia faccia e il mio vissuto – va bene ma la valutazione è … legata a tante necessità della commissione – Così non entro subito tra i 40 – Il corso di formazione in presenza e a distanza – Tirocinio al Liceo classico Beccaria sui temi della costruzione di oidentità per docenti e studenti – Una biblioteca da “Il nome della rosa” – 2 marzo 2016 seconda edizione 4 giugno 2020

24

2008-2012: DS, un bel lavoro … molto faticoso – un modo diverso di essere a scuola prima all’Hensenberger e poi al Bandini – Le azioni verso il territorio – Identità e senso di appartenenza – Borse di studio e diplomi – Alternanza scuola lavoro – I docenti – Collegio docenti e Consigli di classe – Il DS e lo scrutinio – Regolamenti e piano delle attività – documentare il lavoro e costruire l’organizzazione – il ruolo dei genitori – trasferimento al Bandini di Siena e progetto di rilancio – 5 marzo 2016 seconda edizione 5 giugno 2020

25

2012-2020 per finire …, almeno per ora – solo un anno al Bandini e poi la pensione – come cambiano i ritmi di vita – dove vivo, in mezzo alla natura e a un ambiente incontaminato – la Rete Sentieri di Monticiano – la scuola che mettono in un angolo – la politica che zoppica ma mi appassiona e ccova sotto la cenere – la cultura tra romanzi e filosofia – Il Gruppo Trekking Senese e l’escursionismo – la biografia è finita e la vita continua – 6 giugno 2020

26

8 ottobre 1946-2021 – Visto che il 75° compleanno corrisponde ai 3/4 del secolo e nel mio caso ha anche  quasi coinciso con 50 anni di matrimonio ho pensato di mettere qualche informazione su quel che faccio e come e quanto sto cambiando.

 


Commenti

Autobiografia — 4 commenti

  1. esiste una versione a stampa della tu Autobiografia? si può comprare? le nostre vite si sono incrociate negli anni 1969-70 (Degli Antoni) ed è stata un'emozione rileggere quei capitoli.

    • ciao Flavio; non stampo quello che faccio ma lo dono tramite la rete (guardati il corso di fisica). Anche a me piacerebbe un cartaceo ma …

  2. Carissimo.
    Ho letto con interesse gran parte della tua autobiografia  che racconta di epoche e fatti coincidenti con la mia stessa vita.
    Tra l'altro pure io sono arrivato alla Scianna di Palermo il 12 ottobre 1970 e ne sono ripartito a fine novembre per raggiungere la Scuola Trasmissioni di San Giorgio a Cremano. Tappa intermedia prima d'essere desinato al V Comiliter di Padova.
    Arrivai a Palermo in traghetto da Napoli (causa i noti moti di Reggio Calabria) e non trovammo nessuno ad attenderci. n gruppeto di noi giunse alla caserma in carrozzella.
    Trovo ingiusto la descrizione "a capocchiam" che hai fatto di noi napoletani. Non nascondo che qualche soggetto si comportasse come da te descritto… ma quesi attegiamenti li ho riscontrati anche in altri commilitoni di varie provenienze.
    Mi dispiace che tu possa avere ricordi sfasati.
    Ciao
    Giuseppe (Peppe) Peluso

  3. Buongiorno,
    ho letto con interesse il suo documento sulla "struttura dell'atomo" e l'impossibilità di osservare l'infinitesimamente piccolo.
    Il link dovrebbe sicuramente interessarla: https://etherealmatters.org/sam
    E' un po' lungo da leggere. Ma ne vale la pena. Avrei piacere ricevere un suo commento.
    Grazie,
    cordiali saluti 
    Franco Bonavia

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