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la politica, quella con la P – di Giovanni Cominelli — 1 commento

  1. Ho smesso di scrivere di politica perché, da qualunque parte la guardi non vedo vie d'uscita. I problemi riguardanti la necessità di una svolta profonda nelle istituzioni erano già ben chiari nel momento in cui ci siamo andati più vicini, ai tempi del progetto di riforma del governo Renzi.
    Qualunque progetto di riforma della II parte della Costituzione, se vuole avere qualche speranza di successo, non può che venire da una intesa molto ampia di tipo preventivo almeno sulla necessità di cambiare. E io non ce la vedo.
    La identificazione tra scelte di governo e golden share partitica di cui parla Cominelli è nelle cose di questa maggioranza di governo con i due maggiori partiti che convergono su molte cose ma devono contemporaneamente competere perché nessuno dei due si decide a dire seriamente come si pone nei confronti dell'altro.
    I renziani sono dentro con la pretesa di fare i consiglieri del Principe (voi non capite nulla, ma cosa bisogna fare ve lo spieghiamo noi). E il mondo progressista sembra unificarsi su un solo tema: bisogna sopravvivere perché il Presidente della Repubblica bisogna che lo eleggiamo noi.
    Posso dire che: la vedo male?

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