il pugile suonato tenta di uscire dall’angolo
Quando stamattina ho sentito della lettera di Berlusconi al Corriere ho avuto spontaneamente una reazione positiva: Berlusconi ricomncia a fare politica, mi sono detto.
Lo confesso, fa parte della mia formazione cattolica infantile e giovanile, l'idea del porgere l'altra guancia o se volete del dare fiducia. Così non mi sono sognato di dire, come ha fatto il mondo della politica:
- messaggio fuori tempo massimo
- prima si dimetta
Mi ha fatto piacere sentire il Presidente del Consiglio parlare di rilancio dello sviluppo e dell'idea di proporre una modifica alla Costituzione per cui si possa fare tutto ciò che non è espressamente vietato dalla legge.
E' una idea liberale interessante e positiva che va contro un sistema statuale pieno di freni e di burocrazia. A proposito di burocrazia: per gli scrutini, dopo il castello delle comunicazioni alle famiglie con le strategie di miglioramento per tutte le materie insufficienti, ci mancava il conteggio delle ore di presenza materia per materia e le consguenti anotazioni e comunicazioni per tutti i casi di sforamento. Della serie, le complicazioni e lo statalismo possono venire anche dai goveni di centro destra. Ridateci la scuola che educa, coinvolge ed appassiona.
Poi stasera mi sono letto finalmente la proposta integrale di Berlusconi e l'idea è: no ad ogni forma di patrimoniale, sì al liberismo perché il liberismo sviluppa. Su queste cose sono disposto a confrontarmi con il PD, visto che Bersani è un emiliano pragmatico.
Le reazioni del PD sono state secche: ne discutiamo con chi vuole, ma lui si faccia da parte. Segno che la spina è già stata staccata e lo vedremo giovedì con il voto sul federalismo. Berlusconi ha già controreplicato e l'idillio è finito prima ancora del primo bacio.
Intanto va avanti anche la vicenda giudiziaria e la Bocassini tira diritto e sembra puntare all'incardinamento rapido del processo. I magistrati danno l'impressione di avere studiato mosse e contromosse prima di chiedere la perquisizione dell'ufficio del ragionier Spinelli.
Mi fa piacere sapere che la Minetti avrebbe avuto una storia sentimentale con il Presidente, ma mi fa ancora più piacere che sia andata dal giudice, pur nel rispetto della facoltà di non rispondere su singoli punti.
Un po' di tenerezza … Continuo a non capire il doppio ruolo di fidanzata e di procacciatrice di ragazzine a pagamento e non capisco nemmeno le intercettazioni sul … flaccido e quelle risentite sulle case comperate alle altre. Spero che siano forzature o cose dette in un momento di incazzatura.
Venendo al resto (cioè alla proposta di D'Alema); mi fa piacere osservare che sono stato tempestivo a scrivere certe cose sin da tre giorni fa. L'unica è andare a votare. Se tutto il PD la pensa così dovrebbe avere il coraggio di dire che:
- questo federalismo rischia di essere una boiata (stretto tra esitazioni solidaristiche e mancata autonomia impositiva ai comuni) e dunque non lo si deve votare (senza patti segreti con ANCI e Lega)
- se il Presidente del Consiglio non si dimette, tutta l'opposizione è pronta a dimettersi
- si va alle elezioni con il seguente schieramento: a) Con SEL e IDV ma senza il terzo polo (puntando alla competizione tra tre schieramenti) b) Con il terzo Polo e senza SEL e IDV in nome di una fase costituente e con la certezza di perdere snza che il PDL vinca. a) o b) ?
Il buon D'Alema ha un bel dire fase costituente. Sta per venire il momento delle scelte: Berlusconi è in crisi, ma il PD non creda di andare alle elezioni facendo il gioco delle tre tavolette perché:
- se il PDL si ristruttura senza Berlusconi il terzo polo necessariamente va con il nuovo centro destra (è nato per quello)
- se il PDL si tiene Berlusconi bisognerà pur dire che IDV+SEL sono conflittuali al terzo polo e dunque il PD dovrà fare una sua proposta a favore degli uni o degli altri
- nessuno sa cosa farà la Lega
Poiché non è stata cambiata la legge elettorale se ne vedranno delle belle.