quelli del … bollo tondo e la realtà virtuale
Vi ricordate il film The Day After? Una bellissima scena mostrava una donna americana mentre spolverava i mobili del salotto ascoltando la radio. Trasmettevano l’allarme atomico in corso, mentre i missili nucleari stavano arrivando a colpire proprio la sua città.
La povera donna rispondeva alla drammatica notizia con uno dei meccanismi istintivi di sopravvivenza che ci viene fornito dal nostro cervello di fronte a situazioni drammatiche: negare la realtà. Continuava così tranquillamente a fare i lavori domestici, vivendo una Realtà Virtuale che la riportava alle sue solite abitudini di vita.
Oggi, in questa situazione di emergenza sanitaria, che avrà conseguenze drammatiche sul futuro economico e su tutte le relazioni sociali del nostro Paese, troviamo ancora qualche squallido AzzeccaGarbugli che pretende di fermare il mondo, come se la sua Realtà Virtuale potesse essere la soluzione del dramma in corso.
Chi non ci crede vada a leggere la pagina sospensione delle attività didattiche del quotidiano “La Tecnica della Scuola”, importante giornale per insegnanti che su FaceBook vanta ben 270.000 follower. Questi signori, indifferenti alla responsabilità che si sono assunti con il loro importante ruolo di Influencer, ci vengono a dire che in questi giorni le scuole non possono indire Collegi Docenti straordinari.
Di conseguenza, secondo questo pseudo-Influencer, nonostante il dramma in corso, le scuole NON POSSONO DELIBERARE ATTIVITÀ DI DIDATTICA A DISTANZA, unico strumento disponibile per fornire alle famiglie il supporto formativo che sta alla base del servizio sociale offerto dalla scuola pubblica.
Questo perché, come ci spiega il dotto AzzeccaGarbugli esperto di Realtà Diminuita, “L’art.74 del d.lgs. 297/94 spiega bene che… in tale periodo … i docenti svolgono la loro funzione definita dall’art.395 del T.U. … e svolgono, ai sensi dell’art. 28 e art.29 del CCNL scuola, le attività di insegnamento e le attività funzionali all’insegnamento … quindi con il termine sospensione delle attività didattiche del DPCM 4/03/20, le attività didattiche comprendono anche i Collegi docenti, i Consigli di classe, i rapporti Scuola-Famiglia e anche gli scrutini, oltre allo svolgimento di attività individuali del docente”.
Se non è chiaro ecco la traduzione:
- – c’è il Coronavirus e l’intero Paese è sotto attacco? Chissenefrega!
- – facciamo finta di nulla e abbandoniamo gli studenti a sé stessi
- – gli insegnanti si prendano una meritata vacanza
- – finita l’emergenza dovranno interrogare gli studenti sul Sacro Programma
- – non hanno studiato? Bocciati! Semplice, no?
Eh NO, cari insegnanti! Migliaia di voi stanno lavorando nei modi più impensati per mantenere a distanza i preziosi contatti con gli studenti. State facendo un lavoro eroico, con strumenti limitati. State facendo sacrifici enormi per improvvisare al meglio il vostro lavoro in una situazione di emergenza e l’Influencer di turno si comporta come la signora americana che doveva spolverare il salotto! Dovete vergognarvi voi del vostro “errore”? O forse dovrebbe vergognarsi lui?
A proposito, nel film la donna americana veniva presa a forza dai vicini di casa e, mentre urlava disperata perché le si impediva di togliere la polvere dai mobili, veniva portata nel rifugio antiatomico che la avrebbe salvato la vita.
E di questi Influencer della domenica cosa possiamo fare? Forse dovremmo portarli a forza in un reparto di Terapia Intensiva e obbligarli a portare da mangiare a quei poveretti che stanno battendosi contro la morte da Coronavirus.
Ah, dimenticavo, a contatto con i malati questi Influencer non potranno indossare alcuna mascherina protettiva perché “la protezione non è stata deliberata dal Collegio Docenti…”