HomePolitica internaIII repubblica – parliamone (3) – di Daniele Marini

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III repubblica – parliamone (3) – di Daniele Marini — 1 commento

  1. Mi sembra incredibile che qualcuno nel Pd pensi di sostenere un governo 5* o Lega. Oltre ai motivi ben esposti da Daniele Marini, darebbe l'immagine di un partito che nonostante la sconfitta resta attaccato alle poltrone, disposto a tutto, passando sopra ai propri principi.
    Vero che è pericoloso per l'Italia restare a lungo senza governo, ma il Pd si è fatto carico finora, praticamente da solo, dell'interesse nazionale. Anche nel 2014 quando dopo le europee avrebbe potuto far saltare la legislatura per capitalizzare il momento favorevole, invece il governo ha continuato, per fare riforme necessarie e lavorare per un po' di ripresa economica. L'elettorato oggi non ha apprezzato, ma il lavoro fatto resta valido.
    Il Pd ha perso e deve andare all'opposizione, lasciando a chi ha vinto l'onore e gli oneri. E se quelli che hanno vinto non sapranno fare un governo, meglio tornare a votare.
    Bene ha fatto Renzi a dare dimissioni non immediate. Abbandonare la scena immediatamente e lasciare il partito in mano a un reggente sarebbe molto pericoloso, si rischierebbe che alcuni (tipo Emiliano) vadano per conto proprio con esiti disastrosi.
    Il futuro del Pd va discusso con calma nelle sedi appropriate, come la scelta del segretario. Se Calenda si iscrive mi fa piacere, ma non per avere un salvatore miracoloso, il suo contributo sarà prezioso, ma eleggere segretario uno appena iscritto non mi pare la cosa giusta.
    Infine LiberiEUguali. Personalmente la ritengo l'operazione più sporca nella storia della sinistra italiana che io ricordi. Si sono messi insieme Sinistra Italiana, che per 5 anni ha votato contro tutti i provvedimenti del governo, con Mdp Art.1 che invece li ha votati tutti. Cosa li ha uniti? L'antipatia per Renzi? La volontà di sconfiggere la sinistra riformista senza preoccuparsi dell'avanzata della destra e dell'antipolitica? Qualcuno me lo ha detto chiaro e tondo: "Il pericolo non sono Salvini e DiMaio, ma Renzi" Non credevo alle mie orecchie. Mi sembrano fermi agli anni 70 del secolo scorso, agli anni della gioventù, a fare partitini senza prospettiva. Poi ci sono quelli per cui LeU non è abbastanza di sinistra e sono per Potere al Popolo e quelli che Potere al Popolo è troppo moderato e votano Sinistra Rivoluzionario. Fuori dal mondo.
    PS Non condivido la definizione di 3^ Repubblica, la Repubblica non cambia se le elezioni sono vinte da partiti diversi, ma se ci sono cambiamenti istituzionali. In Italia c'è stata solo l'introduzione parziale del maggioritario, poi rientrata col Porcellum e ricomparsa parzialmente col Rosatellum. Per me queste sono le convulsioni della Prima Repubblica, incapace di riformarsi.

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