Un mese in Vietnam – di Roberto Ceriani – 2 le case verticali
Sono preoccupato per Daniela. Ha rischiato più volte di farsi investire da auto e moto. Lei attraversa le strade di Hanoi guardando il semaforo: quando diventa verde inizia a camminare! Assurdo! Le ho spiegato il valore puramente ornamentale di quelle luci verdi e rosse ad accensione alternata. L’ingenua credeva che il semplice colore di una lampadina potesse determinare il comportamento di centinaia di motociclisti!!!
Sembrava avere capito, ma poi l’ho vista attraversare una strada a senso unico guardando in un solo verso. Incorreggibile! La sua fiducia nell’osservanza delle regole rasenta l’incoscienza! Non capisce che i sensi unici sono le strade più pericolose perché i molti che viaggiano contromano possono apparire da qualsiasi parte della strada! Se non impara in fretta ad attraversare le strade di Hanoi dovrò comperare un guinzaglio…
Molte case di Hanoi, costruite nella prima metà del ‘900, sono strettissime. Crescono verticalmente sopra una sola stanza, a volte sono larghe meno di tre metri. Quando sono affiancate ricordano le case in legno di Amsterdam. Quando sono isolate, e crescono fino a 4 o 5 piani, sembrano minigrattacieli bonsai.
I vietnamiti costruivano così, durante l’occupazione francese, per pagare ai francesi meno tasse di occupazione del suolo. Cioè, ragionando normalmente, uno pensa che i francesi, stranieri in Vietnam, pagassero ai vietnamiti l’occupazione del suolo per costruire le loro case. Invece i francesi costruivano gratis le loro case con i soldi che i vietnamiti pagavano a loro per costruire case nel proprio Paese! Si chiama Colonialismo: è un po’ difficile da capire, ma funzionava proprio così.
Quando però il concetto è chiaro uno capisce subito perché a Diem Bien Phu i francesi siano stati massacrati nel 1954, anche se quei poveracci morti in quella battaglia erano in gran parte contadini della Provenza o della Bretagna, convinti di difendere territorio francese dai Musi Gialli invasori. E questo come chiama? Ah, già, sempre Colonialismo…
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