due aspetti
Uno è l'eccezionalità dell'evento, l'altro la improvvisazione.
Ieri c'era in rete una bella foto satellitare che riprendeva l'Italia e bastava guardarla con il bianco (che di solito si vede solo sull'arco alpino) dappertutto, per capire che freddo+perturbazione ci avevano fregato.
Cesare Cerea di ritorno da Torino racconta stanotte le disavventure del rientro del figlio da Francoforte e il primo dato che emerge è che, quando l'evento è eccezionale, anche i tedeschi fanno flop o almeno flip.
Il Riformista titola però "ridateci Bertolaso"; io sorrido e mi compiaccio di averlo un po' difeso ai tempi della canea e di averlo, in particolare, difeso negli aspetti di decisionismo e impulsività che lo rendevano antipatico al mondo del "politicamente coretto".
Sono mancate decisioni e operatività nei centri di comando e questo è intollerabile nell'era dell'informazione in tempo reale: mancata chiusura degli ingressi autostradali, mancato controllo su catene e pneumatici dei TIR nelle zone in cui c'era previsione di precipitazioni importanti, mancata informazione nei confronti della gente, mancata capacità di assistenza verso chi c'era in mezzo. Come è possibile che la Firenze Siena sia stata nuovamente bloccata anche sabato? Come è possibile che a Marco Taradsh (prendo da Facebook, accada che: Straordinario il sito autostrade.it. Chiedo la situazione traffico Livorno-Firenze e mi consigliano la superstrada FiPiLi. Che nelle notizie danno per chiusa. E' l'Italia, bellezza. Leggere qui il riepilogo dalla Toscana.
Sulla questione della informazione voglio però dire qualcosa che ha a che fare con la responsabilità: venerdì mattina siamo andati a Milano con 5 classi e 2 pullman; poichè ero coinvolto mi sono guardato diverse previsioni e le previsioni alle 6.30 (quando iniziavano a cadere le prime palline ghiacciate) erano di deboli precipitazioni sulla Lombardia, che divenivano sempre più importanti a sud ovest (nessun allerta meteo). Sembrava la solita gionata di malempo come accade a dicembre. Non è stato così e a Milano, alle 14, sotto la neve e con il fondo ghiacciato c'erano in giro motociclisti con lo scooter. Ho visto persino una postina in servizio con le scarpe con i tacchi e mi sono chiesto se aveva un caposervizio.
Poi siamo tornati e abbiamo impiegato 2 ore da Cinisello a Monza: c'è voluta 1 ora per fare 300 metri tra i due semafori nella zona in cui c'è lo svincolo della Milano Bergamo e della tangenziale nord.
Teoricamente, arrivato indietro, avei dovuto prendere la macchina ed andare ad Assago per una trasmissione TV. Ho telefonato che non ci sarei andato. E questo è il punto: bisogna unire informazione e senso di responsabilità. Ci sono dei momenti in cui bisogna valutare il da farsi ed accettare che c'è un evento imprevisto e bisogna cambiare programmi.
Invece si parte lo stesso e poi si fanno le lamentele sui bambini piccoli e la mancanza di viveri e di acqua. E anche questa è una facca del problema. Il generale inverno ha vinto sul delirio di onnipotenza.