meno tre
Mi sono sentito il comizio di Bersani su Sky; mi sono emozionato per la gente, per le bandiere, per l’approccio poco politiche, ma non mi è piaciuto.
Alla fine del discorso mi sono chiesto: ma cosa ha offerto agli Italiani come alternativa? Oltre ad alcune cose sull’Europa, niente. E’ stato un discorso orgoglioso ma nella linea della difesa delle proprie bandiere e, come è noto, su quella base non si vince.
Un elemento di svolta interessante per poter criticare Berlusconi che continua a tirar fuori le unghie per non scivolare sul vetro potrebbe essere il seguente: nel 2006 anche noi abbiamo sbagliato a non capire che, con quel risultato elettorale, bisognava fare un governo di solidarietà nazionale e invece abbiamo iniziato la legislatura chiudendo persino sulle cariche istituzionali e ci siamo presi la presidenza della Camera e quella del Senato.
Una parte del consenso intorno al centro destra si fonda su alcune tematiche di modernità e eficienza del sistema paese che non ritrovo nelle critiche e nella proposta del PD.
Sull’altro fronte il signor B. scopre oggi che ci vuole il dialogo e lo scopre dopo che ha personalmente abbassato tutte le saracinesche possibili dicendo di no a tutte le richieste di uscita dalla crisi del PDL attraverso un governo che, confermando la maggioranza, affrontase alcuni nodi programmatici e prevedesse il cambio del timoniere.
Certi apprezzamenti di oggi si chiamano pre-tattica anche perché proseguono le compravendite alla Scilipoti. Dunque lasciamo che il tempo scorra e aspettiamo le elezioni che ci saranno sia che la sfiducia passi o che non passi, in ogni caso per uno o due voti.
Il dramma è che se si vota con questa legge elettorale avremo un rischio forte di avere le due camere con maggioranze diverse. Povero Napolitano; gli servirà tutta la saggezza che viene all’esperienza e io gli auguro di avere anche la necessaria enegia.