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Di Maio, il cancro e le lobby — 3 commenti

  1. Sono convinto che Di Maio abbia commesso solo una gaffe linguistica e quindi credo nella sua giustificazione. Per quanto riguarda l'8 per mille esso è una vera aberrazione ma io non sono d'accordo nemmeno sul fatto che il 5 e il 2 per mille debbano essere presi dalla fiscalità dello stato anche se con il consenso delle persone. Le considero tutte una pressione indebita sulle persone basata sull'autorità. Non vedo perché debbano comparire nei moduli delle dichiarazioni fiscali, è un privilegio inaccettabile. Le associazioni private debbono pubblicizzarsi e farsi finanziare solo con le proprie forze e non con la sponsorizzazione dello stato e lo devono fare rispettando precise leggi di trasparenza.

  2. Sono completamente in accordo con quanto espresso, ma per esprimere questi concetti ho imparato a non usare più la parola “lobby” in nessun ragionamento. Dico e scrivo portatori di interesse e il pregiudizio appare più temperato.

    • è vero; il mio intendimento era proprio quello di far ragionare la gente e di far cogliere la multiformità dei portatori di interessi. Poi ero anche un po’ seccato perché certe superficialità e polemichine non mi piacciono se le fa il partito che sostengo. E’ la prima volta che mi accade di dichiararmi d’accordo con i 5*

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