come stiamo di salute?
Mi riferisco alla salute di Pensieri in libertà e lo strumento di analisi sono le statistiche relative alle connessioni.
La immagine qui a fianco descrive, mese per mese gli accessi dell'ultimo anno e il primo dato che balza all'occhio sono quei quasi 39 mila che si sono connessi nel mese che si è appena chiuso.
In giugno sono state fatte tre cose: a) l'impegno a documentare le caratteristiche della riforma costituzionale b) l'allargamento dei collaboratori con articoli di Cominelli, De Anna e Marini e io spero sempre che altri, cui mi sono già rivolto, si decidano a scrivere c) la pubblicazione di articoli relativi all'insegnamento della Matematica e della Fisica prendendo spunto dal mutamento di alcune caratteristiche della II prova scritta dell'esame di stato.
Non c'è solo quel balzo dei 39 mila, la pubblicazione degli articoli sulla scuola ha infranto anche la classifica delle pagine più lette basta dare una occhiata all'andamento del mese di giugno. Dopo l'allargamento dei collaboratori e l'impegno sul fronte costituzionale il numero di letture giornaliere era risalito dalle 2-3 cento alla zona del cinquecento.
Il giorno 21 inizia la pubblicazione degli articoli dedicati all'esame di stato con quello di italiano (1334) e nei giorni successivi vengono, nell'ordine, i pezzi dedicati alla matematica e poi quelli alla III prova e all'insegnamento della fisica.
Sino ad ora, se si escludono le connessioni alla pagina del corso di fisica, che si incrementano con regolarità e oggi sono intorno alle 30 mila, le pagine più lette, intorno al migliaio, erano alcuni capitoli della mia autobiografia e alcune particolari recensioni (per esempio quelle ai libri di Hillman). Gli articoli dedicati alla matematica hanno fatto la differenza e in due o tre giorni sono stati letti da seimila persone, tra l'altro con un uditorio particolarmente qualificato, fatto in maggioranza da docenti.
Conclusione? Gli articoli sulla Riforma della Costituzione che trovate linkati alla fine di questo che è l'ultimo, mi sono costati molta fatica essenzialmente per il lavoro di studio che hanno comportato e hanno avuto una audience decisamente inferiore a quelli sulla scuola.
Su Facebook è inutile rincorrere la politica anche se si cerca di farlo in maniera seria. dunque penso che mi limiterò ad andare ad estro (Pensieri in libertà, frammenti, sensazioni) e lascerò ai collaboratori il compito di impegnarsi. Cercherò invece, se ce la faccio, di occuparmi di cose di scuola un argomento che conosco abbastanza bene anche se, il fatto di esere in pensione, mi fa mancare il portato, per me importantissimo della esperienza diretta.
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