La Ferrari e Montezemolo
Ho visto Montezemolo da Fazio e l’ho visto dal vivo giovedì a Maranello.
Il convegno ristretto del club degli istituti della innovazione adottati dalle 17 confindustrie rappresentative delle aree avanzate del paese è iniziato con la visita alla Ferrari e c’era Montezemolo ad accoglierci.Non voglio parlare di lui ma della azienda che ha rilanciato. La sua gestione è stata caratterizzata dalla Formula Uomo e cioè dal realizzare una fabbrica in cui chi ci lavora si senta meglio che a casa sua: officine disegnate dai migliori architetti italiani ed europei, giochi d’acqua e ciottoli di fiume, alberi dentro l’officina e un livello altissimo di automazione.
Di solito quando pensiamo alla Ferrari pensiamo alla Formula 1; ma la Formula 1 esiste perché c’è una fabbrica con circa 3’000 dipendenti dove si producono auto di altissimo livello e lo si fa con un livello impiantistico dove l’automazione esasperata consente di produrre in serie vetture l’una diversa dall’altra.
Stasera Montezemolo ha lanciato un invito all’orgoglio nazionale. Ha detto che c’è bisogno di governare il paese e che bisogna spingere su cultura, scuola, ricerca, innovazione. Sono d’accordo.
Alla Ferrari si vede cosa significa e si vede anche che l’Italia ce la può fare.