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Commenti

Progresso e Regressione — 3 commenti

  1. Grazie. Letto l’articolo con piacere.
    C’era una certa schizofrenia tra le cose che facevamo e quelle che predicavamo. E per fortuna che c’era schizofrenia. Mi spiego. Noi di Ao eravamo contro la selezione di classe ma anche contro quella di merito. Stava scritto in uno dei Quaderni rossi di Ao. Poi, per fortuna, non facemmo attacchi frontali alla meritocrazia. Anzi, eravamo studiosi. Nella nuova sinistra eravamo chiamati professorini perché le cose della politica le studiavano tanto e largo.
    Nel presentare a Roma il libro sulla storia di Ao, il senatore democratico Alfredo Bazoli, figlio della nostra compagna Giulietta Banzi in Bazoli, ha fatto una scoperta. “Io pensavo” ha detto “che fosse solo una caratteristica di mia madre quella dello studiare tanto. Invece oggi ho scoperto che era una caratteristica dell’organizzazione in cui lei militava”. Questo riconoscimento mi ha fatto gongolare di piacere.
    Studiavamo tanto, però, spesso, studiavamo le cose sbagliate.
    Dal punto di vista della lotta nelle scuole e università, la strategia più giusta era quella dell’uso parziale alternativo del sapere e delle istituzioni formative borghesi. Era un punto centrale della strategia del Movimento studentesco di Capanna.
    Sono anche d’accordo con te sul merito, ma non entro nel merito.
    Questo commento è già troppo lungo.

    • mi fa piacere che siamo in sintonia sui fondamentali. Per il resto abbiamo un età non da protagonisti, ma da osservatori

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