sarà colpa dell’utero o del cervello?
La vignetta qui a lato circola in rete, è sufficientemente soft ed aiuta a pensare. La pubblico per questa ragione.
Alcune dichiarazioni che continuo ad ascoltare dai telegiornali mi hanno fatto venire in mente il periodo in cui, per dire che una cosa era frutto più di pulsioni viscerali che di ragionamento, si diceva: hai fatto una considerazione uterina. E poiché isteria viene dal greco Hysteron = utero la identificazione tra uterino e isterico era cosa fatta.
Ci hanno pensato la scienza e il movimento delle donne a chiudere la partita, ma teniamo conto che questa tesi antiscientifica e discriminatoria fece da base ai lavori di Sigmund Freud.
Di cose su cui riflettere, in una prospettiva di soluzione pacata delle problematiche della gravidanza surrogata ce ne sarebbero molte e anche ieri ho condiviso un articolo di Michela Murgia che, pur partendo da una assunzione, che non condivido, sulla sostanziale liceità di quella pratica, svolgeva poi una serie di considerazioni analitiche intorno alle problematiche di natura giuridica che l'esistenza di quella patica pone in maniera del tutto indipendente dal giudizio che ne diamo.
Faccio un esempio: possiamo ignorare il fatto che alcune legislazioni trasferiscono alla coppia affittuaria dei poteri sul corpo e sulla libertà della donna che viene affittata? Questi hanno il diritto di obbligarla ad abortire uno dei due in caso di gravidanza gemellare o di malattie genetiche. Si tratta di questioni aberranti, ma in essere.
E' in discussione persino se si debba parlare di gravidanza surrogata o di maternità surrogata e, ovviamente, la scelta non è neutrale perchè l'uso del secondo termine chiude la porta in faccia al diritto di esercitare contestualmente, da parte di altri, una qualche poestà genitoriale.
In altri contesti si banalizza e sono i politici, favorevoli o contrari a farlo. Ieri ho polemizzato sulle domande retoriche di Gasparri facendo presente che il quanto costa è un tema che coinvolge pesantemente le famiglie adottive e la politica farebbe bene a farsene carico. Oggi mi viene da dire la stessa cosa di Bersani ("Sono molto amico di Vendola, lo stimo, rispetto le scelte individuali, ma non da oggi dico che l'utero in affitto non mi convince"…). Se non ti convince e sei Bersani, che poi viene ritrasmesso in televisione, vuoi dire perché?
Un'amica, anche lei impegnata politicamente ha sostenuto oggi che se non abbiamo nulla da eccepire sul fatto che una donna possa scegliere liberamente di prostitursi, altrettanto dobbiamo ammettere che possa dedicarsi all'affitto del proprio corpo per far crescere i bambini.
Sono rimasto allibito e ho osservato che una scopata e una gravidanza, in termini di implicazioni, sono due cose abbastanza diverse. E' questo approccio semplificatorio che non mi convince.
Si parla del diritto del bambino a crescere in una famiglia. Bene. La adozione è una cosa molto complicata e difficile. Cosa dirà quel bambino, una volta cresciuto, nello scoprire che la sua nascita è frutto del seme di uno dei due papà (o dell'ovulo di una delle due mamme), di un ovulo preso a prestito non si sa da chi e di un utero affittato da una terza donna che lo ha fatto per danaro. E spazziamo il campo dal tema della omosessualità. Il problema è identico per le coppie etrosessuali che si servono di tali pratiche.
Qualcuno vuole parlare della gestione della genitorialità, e delle difficoltà, dei problemi, già in contesti adottivi in cui la madre naturale è stata giudicata da un tribunale inidonea a svolgere quel ruolo? Cosa accadrà ai bambini dei casi citati al paragrafo precedente?
Sono questioni pesanti e che hanno bisogno di approfondimento. Mi piacerebbe che i politici se ne stessero zitti per un po' e che in televisione si vedessero magistrati, psichiatri, associazioni delle famiglie adottive e di quelle affidatarie, esperti di scienze della vita.