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1943-1945: mio padre, il suo processo — 5 commenti

  1. No vabbè, Hannika Cereda questi racconti fanno il pari con me, che lo cercavo in tutti i bar di Villasanta, al pomeriggio, e quando lo trovavo mi faceva fare delle super merende e scegliere il biglietto della lotteria di turno!

  2. Per me che sono iscritta all’ Anpi, da sempre cresciuta con i valori della sinistra,un padre schierato e politicamente attivo nel partito (socialista), uno zio (comunista), un nonno partigiano (materno) aver avuto un nonno fascista è sempre stato un mistero.
    Era lo stesso nonno che ricordavo come una persona bonaria, scherzosa, quello che mi faceva gli occhiolini quando,in vacanza a Monterosso, con lui e nonna, ci accordavamo, in segreto, affinché potessi rientrare più tardi del previsto.
    Lui,mi avrebbe lasciato la porta del cancello, chiusa apparentemente, ma aperta e io sarei potuta rientrare all’ ora convenuta per poi riuscire poco dopo (le chiavi del cancello, la sera, venivano requisite, con la nonna non si andava tanto per il sottile!)..
    In cambio del favore io gli avrei portato focaccia e dei fagottini al cioccolato“sottobanco”cosa che facevo puntualmente. Troppo lungo spiegare ora come un improvviso guaio fece saltare il nostro accordo perfetto quell’ estate… comunque grazie Claudio Cereda adesso capisco e metto insieme i pezzi

  3. Un vero peccato non averla avuto quale docente!!!
    Complimenti sinceri per l'ottimo contributo che hai messo a disposizione degli altri.
    Non ce ne sono molti di veri "maestri" che trasmettono ai giovani le loro conoscenze ed esperienze.
    Con grande stima, Teugi.

  4. pubblico un po' dei commenti apparsi su Facebook

    Raffaele Di Marino Belle storie ci stai raccontando, Claudio. Immagino che messe insieme diverrebbero un libro interessante.

    Claudio Cereda chissa; mi mancano 4 o 5 capitoli (uno dedicato alla lotta nel gruppo dirigente di AO che accelerò lo sfaldamento e gli altri sulle esperienze di impegno nella scuola)

    Enzo Biassoni Un bel ricordo che ci spinge a riflettere

    Angelo Santambrogio Un bel pezzo di storia.
     

    Mario Serenthà Esperienza dura!

    Ennio Abate Molto interessante, Claudio. E quasi t'invidio per la fortuna di aver potuto ricostruire in dettaglio e sulla base di documenti una parte significativa della storia di tuo padre.

     

    Fabio Osto Grazie per aver pubblicato questo interessante documento. Fu un periodo triste e doloroso della nostra storia. Il Carmelo Ancri citato nel documento era mio nonno materno.

     
    Fabio Osto Mariagrazia Ancri nel documento viene citato il nonno

    Mariagrazia Ancri Ciao Fabio ho letto è mi sono un po' commossa…..

    Fabio Osto ci credo, ricordo benissimo i racconti della mamma e del nonna.

    Mariagrazia Ancri Claudio Cereda Carmelo Ancri era mio papà (io sono nata nel 1951) quindi la storia di mio papà mi è stata raccontata da mia mamma….Ancri Luigi é mio zio come lo é mia zia medaglia d'oro……sono commossa leggendo la storia da lei raccontata!!!!! grazie

    Tiziana Sala Fratello di mia nonna Ancri Severina Emoticon heart

    Gianlu Gdf Complimenti per la ricostruzione storica, anche se è passato molto tempo è importante che la storia si conosca attraverso documenti ufficiali, e la vostra storia familiare,meriterebbe di essere raccontata in un film per la sua particolarità, un ritratto storico drammatico ma appassionante.

    Severino Erba Questa ricostruzione consolida ancora di più il mio giudizio sulla persona del rag.Alfredo Cereda ricordandolo personaggio onesto simpatico e disponibile con tutti i bisognosi di aiuto. Grande amico di mio fratello Angelo

    Claudio Cereda angelo e la signora bianca erano gli unici con cui c'era amicizia consolidata con scambio di inviti reciproci insieme a Massimo e Claudia; sono presenti in tantissime foto

     
    Giovanni Mondonico Ritengo che i tuoi pensieri liberi siano un merito ed uno stimolo ad altri per una loro riflessione che per molti potrebbe essere utile. Complimenti. Ottimo lavoro che merita maggior visibilità.

    Claudio Cereda la visibilità potete darla voi consigliandone la lettura agli amici; la rete ha un modo strano di funzionare a comparti; a volte basta una condivisione e partono letture che, altrimenti non si avrebbero. In questo sono fondamentali i gruppi perché tutti i membri ricevono la notifica

    Tiziana Sala Carmelo Ancri fratello di mia nonna Severina Ancri Emoticon heart

    Cristina Marzagalli Una ferita sempre aperta per molti di noi. Grazie, Claudio… per aver menzionato mio nonno Osvaldo, anche lui fedele all'ideale fino a morirne. Gran bella persona, papà Alfredo… mio padre lo ricorda con affetto.

    Carola Maria Besana bellissimo Claudio!

    Edoardo Coen Io ho sempre sentito brutte storie del fascismo e dei fascisti, tra le tante disavventure dei miei avi, soprattutto da parte del mio bisnonno al quale devo il cognome, che era insegnante e dovette fuggire in quel che è ora, anche grazie a lui (rifiutò l'incarico di ministro d'istruzione) Israele. Ma leggere ciò mi fa capire che non tutto era marcio e c'era davvero brava gente che credeva in quella realtà politica e non sfruttava semplicemente la questione per poter compiere atti di pura crudeltà. Mi piacerebbe davvero conoscere queste motivazioni, per poter vedere da un punto di vista più oggettivo, dato che purtroppo credo quasi nessuno ne abbia gli strumenti. Chissà cosa pensava davvero sulle decisioni prese da Mussolini, chissà se condivideva tale politica nonostante fosse una persona tanto buona, empatica ed onesta, sono dannatamente curioso. Nonostante io disprezzi l'ideologia fascista, provo stima per quest'uomo e in piccola parte mi fa sentire orgoglioso di essere villasantese, grazie per la condivisione

    Claudio Cereda non ho mai preteso di convincerlo che avesse sbagliato a mettersi dalla parte dei fascisti. Le storie personali sono sempre dannatamente complicate. Ma mi ha fatto piacere avere un padre che 1) riteneva che impegnarsi per gli altri fosse importante 2) era buono e disponibile 3) rispettava la sostanza della democrazia (il rispetto delle idee altrui) 4) pensava che, anche nelle situazioni peggiori le persone vengono prima delle ideologie.

    Giovanni Immorlano Ho letto di suo padre per la prima volta nel libro del prof. Meroni ("Piazza Martiti della Libertà") che parla di quel periodo. Mi colpì molto quell'uomo che utilizzò il suo ruolo (nn e qui il luogo dove disquisire se dalla parte giusta o sbagliata, la storia parla da sè) e la sua posizione economica per aiutare molti villasantesi oltre ad evitare ben peggiori situazioni che in quei periodi era facile si verificassero (come scrisse don Galli). Mi dispiace solo che non abbia avuto la possibilità di parlare di questi fatti, documenti alla mano, con lui ancora in vita.

    Elena Ficocelli Ciao Claudio veramente un pezzo di storia ! Ricordo i tuoi genitori con tanto affetto ..sopratutto la tua mamma che mi trattava come una figlia .. pensa che quando ha portato i confetti per il matrimonio di tuo fratello Marco, mi ha detto : mi avrebbe fatto tanto piacere se vi sposavate voi due !

     

  5. Oggi all'incontro dei volontari biografi, qui a Monticiano ho letto il pezzo. Lavoriamo sulle emozioni e ogni quindici giorni leggiamo una cosa scritta da noi.

    Ascoltare fa partire componenti del cervello e del cuore in maniera inattesa.

    Dicevo che ho letto e se mentre scrivevo rimanevo concentrato sul prodotto finale, nel leggere ho iniziato molto presto a piangere. Commuoversi fa bene.

     

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