gli studenti volanti
Colgo l'occasione della ennesima tragedia da "gita scolastica" (uno studente padovano è precipitato dal 5° piano dell'albergo a Bruzzano e la cosa si è scoperta solo la mattina dopo) per fare qualche considerazione sul tema della trasgressione durante i viaggi di istruzione.
Ci sono due elementi certi: il ragazzo è uscito di stanza dopo le 2 di notte (dichiarazione dei compagni), sul braccio sono stati trovati dei lividi che farebbero pensare al tentativo di afferrarlo per impedire la caduta (e in quel caso qualcuno è stato presente e dopo se l'è fatta sotto). Sapremo come è andata nei prossimi giorni.
Sul resto si sprecano le dichiarazioni inutili o fasulle soprattutto se vengono fatte a centinaia di km di distanza: aveva bevuto ma forse no, si è sentito male, è uscito di stanza, ed è rimasto chiuso fuori senza poter rientrare, si escludono problemi psichiatrici o l'uso di droghe, …
C'è un rito di trasgressione legato al viaggio di istruzione cui i poveri docenti accompagnatori, al di là di dare delle norme precise di comportamento, non riescono ad opporsi.
- La competizione con una eventuale altra scolaresca presente
- La finta dell'andare a dormire
- Il vagare per i corridoi schiamazzando e inseguendo le compagne che a loro volta lanciano segnali di richiamo
- Il ritrovarsi in 30 in una stessa stanza a bere e fumare con eventuale utilizzo di cocktail di alcool e pasticche
- Il buttare i materassi sul pavimento e dormire un paio d'ore in gruppo
- Il tentativo di superare il blocco delle porte utilizzando mezzanini e cornicioni
La notte, le notti come elemento centrale dell'intero viaggio. L'unica è farli stancare, ma contro la resistenza dei 18 anni quello che crolla per primo è il docente accompagnatore e poi, quando accade la tragedia, si va per avvocati e, come è accaduto qualche mese fa; alla fine la colpa è della istituzione scolastica.
Educare, discuterne prima della partenza, dare delle regole, avere cento occhi, insistere sulla responsabilità personale: eppure capita. Condoglianze alla famiglia e solidarietà alla scuola.