Appunti di un venditore di donne: Giorgio Faletti
Mi sono chiesto: la faccio o non la faccio la recensione? Alla fine ho deciso per il sì; una cosa breve e che invogli a leggere il libro.
Si tratta di un thriller noir e dunque la trama non ve la racconto, anche perché i colpi di scena sono tanti e imprevedibili.
Il protagonista si fa chiamare Bravo e vende donne consenzienti agli ambienti della Milano da bere. Ma Bravo, che in gioventù è stato evirato per uno sgarbo alla mafia, è un personaggio complesso nel pensiero, nello stile di vita, nelle persone che frequenta, nel modo di vivere la propria sessualità.
Intorno a lui ruotano altri personaggi interessanti: Daytona che vive ai margini della società e campa con il gioco d'azzardo, il vicino di casa cieco esperto in giochi enigmistici che ci regalerà qualche sorpresa, l'mbiente del Derby intorno a cui lo stesso Faletti ha mosso i primi passi come cabarettista prima del successo televisivo al Drive In, una donna delle pulizie (Carla) che ci regalerà tante sorprese.
Viene raccontata una Milano vera quella dei poveri cristi, come la mamma di Daytona, quella del potere economico e politico (la festa teatro dei colpi di scena che governano la seconda parte del romanzo si svolge in una villa di Lesmo), quella della questura e dei rapporti con la mala. C'è persino un ristorante cinese nella zona di via Cenisio dove anche io ho gustato dei ravioli assolutamente eccezionali.
Il romanzo, il penultimo di Faletti, morto l'anno scorso per un improvviso cancro al polmone, è ambientato nel 1978 e dunque ci sono anche le BR e il rapimento Moro. Vedo dal mio tablet che ho impiegato 7 ore distribuite nell'arco di una settimana, per leggerlo.
Ciao Vito Catozzo, signor tenente, professor Martinelli di "notte prima degli esami". Hai fatto tante cose e le hai fatte tutte piuttosto bene.