ci riprova e non capisce che … 2
Quel putrido e squallido personaggio che tratta il suo paese come se fossimo ai tempi degli stivaloni ha passato ogni misura.
L'altro ieri sera dopo la riunione dei deputati del PDL cui ha fatto dichiarare l'intenzione di dimettersi dal Parlamento se ne è tornato ad Arcore dalla fidanzata a continuare l'azione dimagrante.
Ieri ha fatto finta di nulla; ha fatto finire un CDM durante il quale Letta è giustamente andato giù duro e l'intero CDM, senza obiezioni da parte dei ministri del PDL, ha preso la decisione ovvia di rinviare ogni decisione sull'IVA al necessario chiarimento politico da svolgere tra lunedì e martedì in Parlamento.
Oggi Napolitano è andato a Napoli per le celebrazioni sulle 4 giornate e, tra le altre cose è andato in visita al carcere di Poggioreale dove ha preannunciato, appena si saranno calmate le acque, un messaggio al Parlamento sulla situazione delle carceri. Ha fatto riferimento alla messa in mora da parte dell'Europa e ha detto che, secondo lui, il Parlamento dovrebbe discutere di amnistia o indulto.
Nel pomeriggio Berlusconi ha fatto uscire la sua memoria difensiva per la Giunta delle immunità. In essa chiede che si nomini una nuova giunta. Poco più tardi, intorno alle 18:40 ha fatto dichiarare ad Alfano la necessità che i ministri PDL si dimettano perchè il governo ha tradito sull'IVA.
Siamo alla apertura della crisi di governo, ma Letta non gli darà nemmeno questa soddisfazione (gli lascia quella di averla provocata). Si va comunque in Parlamento.
Napolitano ha già fatto sapere che domani rimane a Napoli per attendere agli impegni che aveva preso; il comunicato di Letta è di una durezza e chiarezza assolute: 'Il chiarimento avvenga in Parlamento alla luce del sole e di fronte ai cittadini. Il tentativo di rovesciare la frittata sulle ragioni dell'aumento dell'Iva è contraddetto dai fatti che sono sotto gli occhi di tutti perché il mancato intervento è frutto delle dimissioni dei parlamentari Pdl e quindi del fatto che non era garantita la conversione del dl in legge. La decisione di non intervenire sull'Iva è stata presa ieri concordemente con i ministri del Pdl'.
Questa la dichiarazione sul sito del governo:
Berlusconi per cercare di giustificare il gesto folle e irresponsabile di oggi, tutto finalizzato esclusivamente a coprire le sue vicende personali, tenta di rovesciare la frittata utilizzando l'alibi dell'IVA. La responsabilità dell'aumento dell'IVA è invece proprio di Berlusconi e della sua decisione di far dimettere i propri parlamentari mercoledì, fatto senza precedenti, che priva il Parlamento e la maggioranza della certezza necessaria per assumere provvedimenti che vanno poi convertiti. Per questo, ieri si era deciso di andare al chiarimento parlamentare e si era concordemente stabilito di posporre a dopo il voto in Parlamento i provvedimenti economici necessari. Gli italiani sapranno rimandare al mittente una bugia così macroscopica e un simile tentativo di totale stravolgimento della realtà. In Parlamento ognuno si assumerà le proprie responsabilità d’innanzi al Paese.
Il banco è saltato, ma la crisi di governo si apre in Parlamento e:
- Non si sa cosa accadrà dopo che Letta riceverà comunque da Napolitano l'incarico di restare in carica per il disbrigo degli affari correnti.
- E' evidente che, a parte la questione dell'IVA, ci sono tre questioni grosse come una casa: a) la II rata dell'IMU b) la legge di stabilità c) la legge elettorale
- Napolitano, nell'accettare il secondo mandato a Presidente era stato chiaro sulle sue condizioni: a) nuova legge elettorale b) no ad elezioni anticipate
- Non va scartata l'ipotesi che, se qualcuno dovesse credere di scherzare con Napolitano, invece delle elezioni anticipate si potrebbe trovare sul piatto le dimissioni del Presidente della Repubblica e, in quel caso, questo parlamento dovrebbere eleggere un nuovo presidente perchè senza presidente non si sciolgono le camere.
- Nel frattempo la procedura di decadenza di Berlusconi va avanti e, finita la immunità parlamentare, proseguiranno gli altri processi
- Il PDL si rivela sempre più un partito padronale e, dopo tante chiacchiere su falchi e colombe, stasera il solo Cicchitto avanza obiezioni sul fatto che l'uscita del PDL dal governo sia avvenuta senza discussioni in nessun organo di partito ma tramite una telefonata di Berlusconi ad Alfano.
- C'è comunque per i primi dicembre il congresso del PD e io ritengo che lo si debba fare anche se i temi sui cui si svolge saranno fortemente condizionati da quanto è avvenuto oggi. A me piacerebbe che il PD andasse alle elezioni politiche con una proposta che preveda Renzi premier e Letta vicepresidente del consiglio
- Il dibattito in Parlamento servirà a capire se esistono prospettive e quali per maggioranze diverse da quella delle larghe intese (su cosa e con chi)