Oggi votano in 62 milioni; i seggi sono aperti dalle 7 alle 18. Anche questa è una riforma piccola piccola che si potrebbe fare.

In Germania non c'è il sabato per il finto silenzio elettorale e non ci sono vincoli nella diffusione dei sondaggi. E il lunedì riprende la normale attività. Entro le 20 si saprà non solo chi ha vinto ma anche la composizione del Bundestag.

Giuliano Ferrara, poco fa, ha messo sul sito del Foglio poche righe che non si possono che condividere:

Quella di Angela Merkel è una straordinaria lezione di stile. Non so come siano andate le elezioni, mentre scrivo, immagino le abbia vinte secondo le previsioni, magari con qualche problema. Non è quello il punto, adesso.

Voglio invece parlare del suo impaccio personale, del suo corpo e del corrispondente linguaggio. L’ho vista nell’ultimo giorno di campagna fotografata in un discount: che il paese dell’Übermensch (Il superUomo di Nietzsche) sia rappresentato da una massaia dolcemente e goffamente ancheggiante tra i banconi, o alla cassa con carrello e gran pacchi imballati, è meraviglioso.

Ogni paese è diverso e ognuno ha avuto i suoi leader, la sua IMU, la sua disoccupazione e i suoi stili di vita. C'è chi produce le BMW e le Mercedes e chi ne fa un simbolo.