si vota
Succede che il PDL (Gasparri) al Senato ha annunciato il passaggio definitivo alla astensione verso il governo e ha iniziato con il decreto sviluppo. Dice che si tratta i una ritorsione verso il ministro Passera che ha giudicato inopportuna la presenza di Berlusconi anche la prossima volta.
Non scherziamo, Gasparri, fino a ieri era pronto alla scissione. Nelle prossime ore si capirà meglio cosa è successo e perché la spina sia stata tolta proprio oggi. La Finocchiaro ha invitato Monti ad andare da Napolitano per una verifica della situazione e (una volta tanto) trovo che sia stata tempestiva e corretta.
Le elezioni si avvicinano; si faranno con il Porcellum e perciò è fondamentale che il PD dimostri che i suoi parlamentari non sono dei nominati.
Si definisca la coalizione e si facciano le primarie nei vecchi collegi, quelli che sarebbero esistiti se fosse passata la proposta del di legge elettorale del PD. Vedo enormi problemi organizzativi, vedo il rischio che un po' di eterni deputati facciano altro (e questo è un bene), vedo la necessità di fare delle primarie l'occasione per portare il consenso a questo partito verso la soglia del 40% conquistando al PD quegli elettori sfduciati o di centro destra con cui Renzi ha dimostrato che ci si può rapportare. Un tale risultato sommato ai voti di Vendola potrebbe consentire la formazione di un governo politico in grado di governare. La partita per il Senato si giocherà nelle regioni del nord.
Venga pure in ogni collegio una proposta dal centro del partito o dal livello regionale, ma la proposta dovrà poter essere messa in concorrenza e cioé, ce lo insegnano le primarie Bersani-Renzi, il risultato dovrà essere contendibile.