il PD a Monticiano ha bisogno di “aria nuova”
Sono nuovo del posto e dunque mi sono avvicinato alla politica locale in punta di piedi. Le elezioni ci sono state; per lungaggini burocratiche non ho nemmeno potuto votare, ed ora posso dire la mia.
Monticiano ha circa 1'000 elettori suddivisi in una serie di frazioni (il comune, Scalvaia, Lama, Contra, Cerbaia, Palazzo, Solaia, Quarciglioni, Tocchi, Castello di Tocchi, San Lorenzo, Petriolo) e questo è certamente il primo poblema: pochi abitanti (molti meno che nel 45), un grande territorio, un cambiamento rispetto alla economia storica fondata sulla agricoltura, il persistere di un forte campanilismo con quelli di Iesa che non si considerano di Monticiano (e hanno anche il loro CAP).
Siamo nel "profondo rosso" della provincia senese ma a queste elezioni è accaduto un fatto nuovo: la lista del PD (presentatosi da solo) è crollata dal 75% al 45%. E' vero che hanno (abbiamo) preso il Sindaco, è vero che S&L si è presentata da sola e ha preso il 10%; ma comunque dal 55% al 75% c'è una perdita secca di 20 punti e dunque non è andata bene? Come mai?
La nuova amministrazione (sindaco Sandra Becucci) viene dopo due precedenti mandati con sindaci ogni volta diversi e ogni volta prestati a Monticiano (una volta si diceva me lo ha chiesto il partito).
In provincia di Siena si votava anche a Sarteano e a Montalcino e lì le cose sono andate diversamente per il centro sinistra che passa rispettivamente dal 56 al 73% e dal 67 all'80% dunque la dichiarazione della segretaria provinciale del PD Elisa Meloni mi pare per lo meno poco analitica “Ha vinto il centrosinistra, il Partito democratico e tre candidati che incarnano la voglia di rinnovamento che viene dai cittadini. Francesco Landi, Sandra Becucci e Silvio Franceschelli hanno dimostrato, nei fatti, che l’antipolitica si combatte mettendosi, con umiltà al servizio delle comunità e dei territori e offrendo ai Comuni prospettive di crescita e di speranza”. Ci sono due comuni dove è andata così e il progetto ha vinto e un posto dove non è andata così ed è stato preso il Sindaco a fatica.
Come mai? Sono andato ad ascoltare a Iesa le due presentazioni di "Aria Nuova a Monticiano" e del PD.
Aria Nuova a Monticiano presentava come candidato sindaco Mirko Giorgini eletto, nella tornata precedente, nella lista di Centro Destra. Mirko è noto in paese, e si è fatta dell'ironia e autoironia su questo punto, come il "rompicoglioni" per l'impegno profuso nel denunciare, ritardi, scorrettezze e comunque nell'informare. Questa volta, si tentava "l'obiettivo impossibile", proporsi per amministrare. Come capita spesso a chi non viene da esperienze di governo il programma era un po' unilaterale e si caratterizzava comunque su due punti importanti:
- ripristinare il rapporto con i cittadini
- rivedere il modello di sviluppo (la vocazione) di Monticiano lavorando sul turismo, sul bosco e sull'agricoltura.
Nel corso della serata ho sentito raccontare la vicenda della lottizzazione con intervento di edilizia pubblica (Campo Romito) nel bosco a ridosso di Iesa (100 villette poi scese a 70). Prescindo qui da ogni valutazione sulla sensatezza dell'intervento (se non ho capito male su 70 villette solo una è una prima casa) ma in quella sede ho appreso che l'intero intervento (messo in moto durante l'amministrazione Cresti e terminato in quella del sindaco Mauro Cencioni) è bloccato. Non c'è abitabilità perchè non c'è acquedotto e non c'è sistema fognario. Le opere di urbanizzazione primaria dovevano essere realizzate dall'operatore contestualmente alla edificazione a scomputo oneri. Le case sono state realizzate e vendute e i lavori non sono stati fatti.
Durante la gestione Cencioni si è provveduto a scavare per l'acqua mentre il problema fogne è ancora fermo; nella stessa serata ho appreso che l'unico acquirente da prima casa che aveva iniziato abusivamente a vivere nella abitazione acquistata, sarebbe stato multato dal comune per qualche migliaio di euro per avere abitato in casa priva di abitabilità. Tema ricorrente della serata era il seguente: il cantiere è sottoposto a sequestro perché Giorgini si è rivolto alla magistratura e ora sarebbe più difficile trovare una soluzione.
Sono andato alla presentazione del PD curioso e in attesa di risposte. Invece:
- il segretario del PD ha sottolineato con orgoglio la scelta fatta di presentarsi da soli salvo poi giudicare negativa la presentazione complessiva di 4 liste, come se competesse ad una singola forza politica il diritto di eccepire su chi si possa presentare e non sia invece un dovere di chi amministra da una vita creare le condizioni (attraverso proposte unitarie) per avere non più di due liste in contrapposizione
- non è stato presentato un programma amministrativo definito, ma il candidato Becucci ha proposto delle linee guida e cioè degli impegni di massima. La cosa sarebbe andata bene se non si fosse trattato di una amministrazione che ha almeno altri due mandati alle spalle (pur con sindaci diversi) e se non ci si aspettasse di sentir parlare con precisione di servizi, governo del territorio, politiche per il turismo, …
- il sindaco uscente non si è presentato per illustrare i problemi aperti e quando l'ex sindaco Cresti ha sollevato i problemi drammatici legati al blocco di Campo Romito (dando la colpa alle denunce di Giorgini) nessuno ha replicato. Io mi aspettavo di sapere perché le fogne e l'acquedotto non sono stati realizzati come prevedeva la convenzione tra operatore e comune e come mai nessuno sia intervenuto mentre le palazzione arrivavano al tetto e le opere di urbanizzazione non si realizzavano.
Sandra Becucci vuoi per l'identità di genere, vuoi per essere figlia di un operatore turistico storico di Monticiano, vuoi per ragioni professionali mi è apparsa intenzionata a lavorare su alcuni temi del core businnes di Monticiano (il bosco, la caccia, i sentieri, l'agricoltura, la filiera corta, …). Bene. Ma insieme a queste cose occorrerà darsi anche un piano di azioni amministrative che porti a chiudere le partite aperte (la gestione della piscina, la pista per i cavalli, la discarica comunale chiusa da tempo, …). Speriamo in bene, ma mi piacerebbe che, da entrambe le parti ci fosse più rispetto per l'avversario (meglio, il competitore). Sarà che vengo da una terra, la Brianza, dove il fatto di essere comunista, o di esserlo stato, ti metteva automaticamente dalla parte dei reprobi. Non vorrei trovare qui le stesse logiche a parti invertite.
Sono anche stato a Monticiano ad ascoltare l'assessore provinciale alla caccia, agricoltura e turismo Anna Betti. Ho sentito cose molto interessanti e concrete (sia dal tavolo sia dal pubblico), ma ad un certo punto dal pubblico è intervenuto un anziano per dire che Giorgini aveva chiesto la tessera dell'ANPI ma che loro non gliela avrebbero data. La cosa, opportuna o meno c'entrava come i cavoli a merenda. Ecco, vediamo di superare queste cose se vogliamo portare Monticiano, che è uno dei posti più belli d'Italia, fuori dallo stato di abbandono strisciante in cui si trova.