lavoro: cosa cambia? Boh
Stamane ho cercato di leggere la scheda informativa pubblicata sull Corriere on Line. Non sono arrivato alla fine e soprattutto non ho capito bene quali siano i punti spinosi su cui Fornero insiste mentre Camusso e Bonanni frenano.
Visto che sembra esserci l'intenzione di stringere e portare a casa risultati piuttosto rapidamente, sarebbe opportuno che su queste faccende la questione non venisse affrontata come tema per addetti ai lavori e che i giornalisti e gli attori della trattativa facessero uno sforzo di spiegazione. Spiegazioni, non risse; niente frasi ad effetto e sereno esame dei pro e dei contro.
Mi pare di capire che Fornero spinga per innovare su "assicurazione sociale" e contratti di apprendistato e che vorrebbe cancellare la cassa integrazione straordinaria o almeno legarla a processi reali di conversione-ristrutturazione.
Ogi in Italia ti può capitare di restare disoccupato e con tutele ridicole oppure di farti anni e anni senza lavorare essendo pagato e andare poi (dopo anni di cassa straordinaria) in pensione a meno di 60 anni. Questo non va bene; ma poiché si tratta di demolire un pezzo di stato sociale sarebbe bene farlo in maniera più trasparente e consapevole.
Lo stesso vale per i contratti di apprendistato che sono probabilmente lo strumento per rendere più facile l'accesso al lavoro e per diminuire la dispersione scolastica di molti giovani con la idiosincrasia per Dante o per i prodotti notevoli. Quando però leggo che saranno previse tre forme di apprendistato (di base, professionalizzante e di alta formazione) mi chiedo se non stiamo per varare l'ennesima presa in giro (ma come è possibile che si facca dell'apprendistato di alta formazione).
Insomma: aiutateci a capire, non fate volare gli stracci, e decidete (perché questo è il governo che può prendere decisioni).