la farsa
Stamattina commentavo con mia figlia che l'ultimo festival di Sanremo che ho visto è stato quello del 1961 dove ebbe un grande successo, ma non vinse, la coppia Celentano Little Tony con 24 mila baci. Di Celentano ricordo anche Azzurro e Pregherò.
Ieri sera ho consultato Facebook verso le 22:30 e ho visto che iniziavano a fioccare i commenti sul tele-monologo.
Ho scritto: "Un consiglio a quelli che si lamentano del festival di Sanremo. Perché non vi dedicate alla radio o a un libro?". Lo riconfermo dopo aver sentito le polemiche suscitate dal telepredicatore.
Come ha scritto Aldo Grasso oggi sul Corriere in Adriano il predicatore decadente "Non mi preoccupa Adriano, mi preoccupano quelli che lo prendono sul serio".
Condivido e sottoscrivo; aggiungo poilemicamente, in modo di farmi disprezzare da qualcuno che, pausa per pausa, mi piacevano di più quelle di Craxi. Questi (Grillo, Celentano, Sgarbi, Bossi, Di Pietro, Feltri, …) li considero spazzatura e non credo che li si debba prendere sul serio. Celentano poi mi pare che abbia un problema di non accettazione dei processi di invecchiamento e questo è un bel problema.
Ma che società è quella in cui un Celentano qualsiasi dice quello che dice su politica, religione, giornalismo e 14 milioni lo stanno a sentire? I dirigenti della RAI facciano il loro mestiere e si assumano le loro responsabilità e, come dicono a Napoli, non facite ammuina.