le tristezze e le furbizie di questo paese
Siamo uno strano paese incapace di unirsi anche quando sarebbe necessario. Così dalla rete, ai blog, alle chiacchiere da bar si è scatenato il delirio.
Ecco un elenco delle cose che non mi sono piaciute nella giornata di oggi:
- lunedì mini sciopero generale della Cgil e mini mini di Cisl e Uil
- Berlusconi che dichiara l'opportunità di porre la fiducia (e perché mai dare la possibilità ad un ceto politico che non lo merita di poter dire in giro io sarei stat ocontro ma mi hanno costretto; lasciamo che i cornuti si spacchino le corna
- I sondaggi on line sulle lacrime del ministro Fornero
- Gli interventi in Parlamento dei rappresentanti dei partiti frattaglia in particolari di quelli meridionali che parlavano solo per dire io esisto e che hanno accentuato la sensazione di inadeguatezza del sistema politico già percepita ieri durante la conferenza stampa
- le dichiarazioni di quelli ce non hanno capito che questo è un governo di emergenza e che si lamentano del fatto che Monti dopo la fine di Berlusconi non abbia presentato un programma di sinistra; come se i problemi dell'economia non esistessero, come se il governo non si reggesse sulla necessaria pesenza anche del PDL, come se non esistesse la necessità di dare all'Europa il messaggio "questa volta si fa sul serio"
Oggi sul fronte della economia sono arrivati i primi segnali incoraggianti di rientro dalla soglia del non ritorno. Speriamo che la credibilià duri e lavoriamo per unire il paese.
PS: tanto per chiarire io sono colpito direttamente dalla manovra – sto lavorando a 65 anni compiuti, pagherò pesantemente la manovra sull'ICI, pagherò il passaggio al contributivo, sto pagando sul piano professionale gli effetti della conversione in legge della manovra di luglio, … Ma penso che la mia generazione dovesse fare qualcosa per questo paese, pe il lavoro e per i giovani non tutelati. Provvedimenti, non parole.