HomeCostumeil mondo a gambe all’aria

Commenti

il mondo a gambe all’aria — 1 commento

  1. Parola di maestra, come hai ragione!!!!
    (però contraddice un po’ quella storia dei mezzi coercitivi di cui parla Einstein, forse non vale per i bambini delle elementari)
    E tu scrivi parecchio bene, ma adesso, carissimo, te ne sarai accorto, i tuoi studenti, anche nell’ultimo anno, scrivono con troppi errori di ortografia.
    Io li chiamo orrori, se li commette un liceale.
    La spiegazione è semplice: le maestre non solo non possono salvare le milze e insegnare con metodi più semplici ed efficaci un po’ di comportamento decente, ma hanno le mani parecchio legate anche nella didattica di tutte le materie e insegnano malissimo anche la lingua italiana.
    Come siamo rotolati in basso, vero?
    Ti aggiungo questo: mi sono diplomata allo Zucchi di Monza e tu ci hai insegnato, ma non negli anni in cui c’ero io.
    Mi sarebbe piaciuto moltissimo vederti in cattedra.
    E a te piaceva studiare con Geymonat, che bello… io ho assaggiato la matematica del prof Mangione e ho anche dato il suo esame.
    Dovrebbero farli scrivere di più, però gli studenti, così si accorgono di quelli che non conscono l’ortografia e li mandano (a pedate?) a fare i corsi di recupero.
    Ho scoperto che alcune università li organizzano, senza nessuno stupore, perchè so benissimo che i laureandi di oggi ne hanno bisogno.
    Ma poveretti… l’ortografia è come l’imprinting, deve venire automatica mentre scrivi, ma se non la impari da bambino poi non è mica facile applicarla e gli errori ti scappano lo stesso. Devi sudare a ricontrollare sillaba dopo sillaba per cercare di toglierli tutti.
    Errori di battitura su una tastiera sono ben diversi, l’ortografia è un osso duro, per chi ha ancora dubbi sui 20 anni.
    Questo solo una maestra, può spiegartelo, anche se diplomata allo Zucchi.
    Grazie per il tuo discorso sulla maestra ferita e scusami se mi sono rivolta a te con il tu, ma me lo ricordo, quando facevi lotta politica a Monza mentre studiavi all’università. Mi ricordo perfino la sede di Avanguardia operaia (via Palestro, vicino a piazza Indipendenza, soprannominata piazza Fontana) forse ti ho anche visto lì dentro.
    E ti lascio immaginare cos’erano, quelle lotte, dentro lo Zucchi, col nostro sparuto gruppetto.
    Ero con Nanda Cremascoli, che forse ricordi, proprio in classe con lei, figurati….
    Adesso è anche lei preside a Monza.
    Buon lavoro, professore, in questa bella scuola di oggi, davvero molti auguri di buon lavoro, in questa bellissima scuola di questa bellissima Italia.
    Avresti detto che saremmo arrivati a questo, negli anni della sede di via Palestro?
    Avrai da litigare, a Roma, per la riforma….
    Buon lavoro anche là.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

HTML tags allowed in your comment: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <s> <strike> <strong>