Sacconi, parabola discendente di un ex socialista
Stasera, mentre facevo altro, ho sentito il ministro ex socialista Sacconi fare un attacco a testa bassa contro il teologo progressista Mancuso accusato di aver lasciato morire Eluana Englaro senza indignarsi. Ricordiamo cosa fecero Sacconi, Roccella, Berlusconi dopo che in esecuzione di una decisione del tribunale fu attuata la sospensione della alimentazione artificiale di un corpo vegetante. E la cosa fu poi acclarata a posteriori dalla autopsia. Tentarono la via del provvedimento di emergenza con il metodo della legge speciale e furono bloccati dal cedimento rapido e inatteso del corpo di Eluana.
Su questo blog mi è capitato di difendere Sacconi e di stupirmi per le sue posizioni su temi bioetici. Stasera è stato veramente volgare nei confronti di Mancuso. Mancuso che aveva esordito invitando a piantarla di ghettizzare i cattolici sulle questioni bioetiche e che stava richiamandosi al don Sturzo dell'appello ai Liberi e Forti, si è beccato una reprimenda moralistica da parte di uno che si sarebbe meritato solo questa frase: e tu, da socialista non ti vergogni di dire queste cose? E' passato un po' di tempo e vi invito leggere il libro di Beppino Englaro per riflettere su temi quali sofferenza, coraggio civile, rispetto dei propri figli e delle scelte altrui.
Mi spiace che persone che hanno creduto nel progetto liberale del primo Berlusconi non abbiano il coraggio culturale e morale di smarcarsi e di scegliere se la posizione giusta sia quella della Roccella o piuttosto quella di Beppino Englaro. Stanno aggrappati ad un edificio che crolla e mi ricordano figure come quella di Nicola Bombacci, socialista massimalista, poi tra i fondatori del Partito Comunista, che caduto in disgrazia finì con aderire alla repubblica di Salò e fu tra i seguaci di Mussolini fedeli sino alla fine fucilati con il Duce nella fuga verso la Valtellina.
Sacconi è lì a difendere progetti giusti come le riforme dell'apprendistato ma intanto sta, sul piano morale, con le forze più retrive di questo paese. Ci ripensi.