100 e lode e anche di più
Roger Abravanel denuncia sul Corriere le indiscrezioni sulla fioritura di 100 e lode alla maturità nelle scuole del sud. La percentuale del Sud è doppia rispetto al Nord e la Calabria eccelle; il liceo vincitore lo scorso anno è sceso da 23 a 17 sopravanzato da un altra scuola che ha avuto 20 cento e lode.
Quest'anno ho presieduto gli esami in uno scientifico ed uno studente bravo non ha avuto la lode dopo aver avuto 25/25 di credito e 75/75 nelle prove perché in una materia, in quarta, aveva avuto 7 anzichè almeno 8 come prevedono le norme gelminiane particolarmente restrittive. Ricordo che, per avere 25 di credito bisogna avere la media tra il 9 e il 10 in terza, quarta e quinta; per avere 75 nelle prove bisogna prendere il massimo in ogni fase dell'esame e, come se non bastasse, bisogna avere almeno 8 in ciascuna materia nell'intero triennio. Come è possibile che in un singolo liceo si abbiano 20 cento e lode?Come mai questo liceo non vince le competizioni di latino, piuttosto che di fisica, sul piano nazionale e internazionale?
Conclusione: le norme restrittive non servono a nulla se non si introducono criteri che garantiscano omogeneità di comportamento. Due proposte:
- Introdurre al più presto una prova unica nazionale (sostitutiva o meno della III prova) con gestione Invalsi: se ne avrebbe una maggiore certezza (salvo le frodi, ma contro i ladri, l'unica arma è l'autorità giudiziaria)
- Reintrodurre per la II prova scritta il commissario esterno e prevedere che arrivi da fuori regione e che sia un docente di ruolo con almeno 15 anni di esperienza. Ci sarà un piccolo aumento di costi ma si determinerebbe un aumento di serietà, lo smascheramento delle frodi e un aumento di professionalità dei commissari.
Già che siamo in argomento, alcune scelte costano e si tratta di sapere se si crede o no nell'esame di stato. Se ci si crede si trovino i sistemi (che non sono a costo zero) per dargli credibilità (provenienza ed esperienza dei commissari, funzione ispettiva decente). Se no, meglio lasciar perdere e, per quanto riguarda la lode, finanziare non più di due borse per scuola che vadano a premiare gli studenti migliori.
Nella mia scuola (un ITIS) non ci sono stati 100 e lode; va già bene avere qualche 100 ma in compenso da tre anni premiamo i meritevoli con borse autofinanziate che iniziano in prima e i risultati si stanno vedendo: c'è emulazione e i bravi non sono più considerati figli di un dio minore.