Violenza su minori: dopo i compagni di classe, il maestro
Ieri sera, insieme ai delegati dei genitori della mia scuola, abbiamo cercato di riflettere sulla qualità dell'educazione e sul come fare per mettere un argine ai comportamenti fuori da ogni regola che spesso contraddistingono il modo di fare dei minori: rapporto tra pari, rapporto con gli adulti, comportamenti pericolosi, trasgressione.
I delegati dei genitori costituiscono un uditorio particolare; sono genitori impegnati; se no chi glielo farebbe fare di usare un po' del loro tempo per la comunità. Un padre ha raccontato della sua esperienza in aula un sabato mattina; era sconcertato da quello che aveva visto e a me è venuto in mente che si potrebbe generalizzare questa esperienza. Invece di sospenderti per 4 giorni tuo padre viene nella tua classe per 4 sabati mattina.
Mi sono capitate tra le mani delle minacce deliranti scambiate su FaceBook e quello che mi impressiona nel gestire i provvedimenti disciplinari è la totale mancanza di capacità di storicizzare ciò che si fa o si è fatto. Va beh, è successo, andiamo avanti.
Lavoro complicato il nostro e questo mio insistere nel segnalarvi le "cose brutte" che accadono a scuola è dovuto alla volontà di "sbattere il mostro in prima pagina" per costringere la società a parlare di scuola e a riflettere di educazione.
Qualche giorno fa si è parlato della violenza sessuale tra coetanei in gita scolastica; oggi La Provincia di Cremona pubblica la notizia Violentato dal maestro.
Anche questa volta gli episodi sono stati due; l'orco sarebbe stato sorpreso due volte da alcune colleghe, anche questa volta il bubbone è esploso perché il ragazzino ha esternato il suo disagio in famiglia.
Io non so dire se la situazione stia precipitando o se sia solo aumentata la comunicazione. Parteggio per una ipotesi intermedia: alcune cose sono sempre accadute perché in ogni società esiste il marcio, ma mi pare che stiano aumentando e che cia si nella società un grande disorientamento; parlo? gestisco la cosa? ne parlo con il piccolo? ne parlo al DS? ne parlo ai genitori? mi consiglio con una collega? ne parlo con il bruto? E intanto i giorni passano …
La informazione è cresciuta e ogni tanto si legge di casi finiti nel nulla, di padri accusati di cose immonde verso i figli, di grandi sofferenze, di separazioni forzate finite nel riconoscimento che si trattava di fantasie. Una cosa mi è chiara: bisogna giocarsi anche a costo di rischiare e non lasciare le cose in incubazione.
Grazie, tante grazie, ai genitori che si danno da fare e una domanda a quei giornalisti che di solito sbattono lo straniero in prima pagina: perché non avete titolato bambino straniero violentato da maestro cremonese?