rischio xenofobia
Non tira una bell'aria. Gli arrivi dalla Tunisia stanno assumendo le caratteristiche della incontrollabilità e il ministro Frattini ha iniziato a parlare della ipotesi di un rimpatrio assistito.
Rimpatrio assistito con danari provenienti dall'Europa (si parla di 1'700 euro a testa); ti rimando indietro e ti aiuto a mettere in piedi una attività in Tunisia.
Si sono già levate le polemiche da parte della Lega e si tratta di polemiche che interpretano il vissuto comune della gente che pensa al caso dei ROM con un bonus di qualche centinaio di euro accettati per spostarsi non in Romania ma di qualche decina di chilometri. Sono storie ben note e che vanno di bocca in bocca senza bisogno di alcun giornale, come si dice in bocca di rosa.
Non è la stessa cosa, ma c'è un rischio che la gente la viva così. Non li vogliamo a Lampedusa, non li vogliamo in Sicilia, non li vogliamo a Ventimiglia (dove cercano di passare in Francia), non li vogliamo in Veneto, non li vogliamo a Bergamo. Dietro tutto ciò c'è la netta sensazione che i Francesi e gli Inglesi siano in gara per il petrolio e l'Italia sia in gara per prendersi tutte le grane che dai movimenti in Libia, Egitto, Tunisia e Siria si stanno determinando.
Servono certamente un lavoro coordinato con l'Europa. Ma il nostro governo è sufficientemente forte e credibile?
Serve anche un intervento di orientamento morale da parte dell'unica autorità ancora in grado di parlare con forza e credibilità: parlo della Chiesa Cattolica e sarebbe bello e utile sentire sia la voce del Papa sia quella della CEI.
Stiamo vivendo una realtà fatta di sconquassi, modifiche, movimenti scordinati che stanno seminando disorientamento a piene mani sia che si parli di immigrazione, di terremoto, di destabilizzazione nell'area Sahariana e in Medio Oriente, di guerra, di litigi tra le potenze europee.
Si accende la TV o Internet alla ricerca del: cosa è successo oggi e lo si fa con un po' di paura e molta incertezza. Io sono un po' preoccupato sia del rischio xenofobia, sia dellla esplosione di irrazionalità.