delizie di giornata
Oggi tutti i giornali ne parlano; ma andare alla fonte, cioè al settimanale Oggi è più divertente, perché ci sono in sequenza tre notizie in qualche modo collegate.
la Santanché
«Laureata in Scienze politiche, consegue un master alla Sda Bocconi». Così è scritto sul sito del governo nel curriculum del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Daniela Santanché. Ma alla Scuola di Direzione Aziendale del prestigioso ateneo milanese, di lei negli archivi non c’è traccia.
«Abbiamo verificato, e dalla nostra banca dati alunni non risulta abbia frequentato un nostro master o mba. Non possiamo escludere, ma non abbiamo modo di verificare, che abbia frequentato un corso breve». La Sda Bocconi organizza in continuazione seminari di aggiornamento per manager che durano uno o più giornate. E di queste decine di migliaia di persone non conserva traccia. Ma sono corsi che non possono essere certo confusi con un master.
Non servono commenti e basta quello di Gramellini sulla Stampa: la Bocconiana anche perché il sito della signora Daniela Garnero (già coniugata Santanché) risulta irraggiungibile e dunque non potremo leggere la sua versione.
Qualche giornale di area fa osservare che magari non hanno cercato Garnero. Chissa? Ma se il matrimonio con Santanché è stato annullato dalla Sacra Rota perché non si fa chiamare Garnero? Alla luce del diritto di famiglia avrebbe dovuto farlo anche prima (“la donna dopo il matrimonio aggiunge al suo il cognome del marito”), alla luce della sentenza di annullamento il matrimonio non c’è mai stato. Suvvia Daniela … anche lei come la Moratti, una donna in carriera che dimentica come si chiama?
la fidanzata
L’impresario Lele Mora torna a negare l’esistenza dei festini hard a casa del premier «anche perché Berlusconi ha una compagna da due anni. Ed era presente a tutte le cene».
Dice Mora: «Le pare possibile che una fidanzata permetta al proprio uomo di lasciarsi andare con altre donne? Rassegnatevi: da due anni, nel cuore di Berlusconi c’è posto soltanto per una donna».
E Mora prosegue: «Io la conosco. Una bella ragazza, molto intelligente, e si sta laureando. Credo abbia 28 anni. Preciso che non è napoletana».
Per Lele Mora una laureanda di 28 anni è da premio Nobel ma suvvia, con tutte queste campagne per la meritocrazia e contro i misfatti del 68 …..Segnalo il caso al ministro della Istruzione perché provveda.
il cerotto che snellisce
«L’applicazione del cerotto aveva prevalentemente la funzione di minimizzare la motilità della muscolatura facciale onde impedire un’eccessiva trazione sui punti di sutura interni alla cavità orale. In parole più semplici, una sorta di “sostegno”: visto il grandissimo stress cui l’area del sorriso del presidente del Consiglio è quotidianamente sottoposta, si voleva indurre il paziente a tenere il viso “rilassato”, per favorire una guarigione dei punti interni più rapida ed efficace», rivela nella rubrica Domande e risposte di Oggi il dentista di Berlusconi, Massimo Mazza.
“IL CEROTTO PIU’ DISCUSSO” – Mazza appare divertito dal piccolo giallo su quello che definisce «il cerotto più discusso dell’intera storia Repubblicana» e dice di assumersi «io solo, la responsabilità politica, morale e storica di tutto quanto è avvenuto sul viso del presidente del Consiglio». Poi spiega: «Se è vero – come molti hanno rilevato – che il paziente non presentava alcun edema visibile esternamente, è anche vero che interventi di questo tipo lasciano come post-operatorio, in tutti i casi, un gonfiore evidente, fastidioso e assai visibile. Sappiamo tutti quanto l’immagine per un paziente di questo tipo sia importante: ebbene, la funzione del cerotto era anche e soprattutto quella di nascondere-coprire non una ferita, ma un anti-estetico gonfiore».
in sintesi
Ridiamoci sopra perché come dice Jannacci il nostro piangere fa male al re, fa male al ricco, al cardinale, diventan tristi se noi piangiam. E allora:
- conflitto di attrbuzione sulla questione del reato ministeriale con il voto determinante di due responsabili arrivati all’ultimo momento solo per votare
- nomina del capo dei responsabili Romano a ministro con la riserva espressa del capo dello stato per via dei procedimenti in corso per mafia
- tentativi di ennesima assoluzione senza processo per Berlusconi grazie alla norma per gli ultrasessantacinquenni incensurati