un brutto finale di partita
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Ci sono dei momenti in cui le forze a vocazione maggioritaria devono saper sacrificare un pezzo di sè in nome dell’interesse del paese.Anche questa volta l’appello al bene superiore non ha funzionato e nei prossimi mesi ne pagheremo tutti le conseguenze. Si incomincia già da lunedì con l’ostruzionismo sui lavori parlamentari.
Vediamo come è andata.
- Il PDL non ha accettato di ammettere di avere fatto errori a gogo nella presentazione delle liste, non ha accettato di chiedere al PD un accordo che consentisse attraverso una legge di poter tenere le elezioni in Lazio e Lombardia con le liste del Presidente presenti, non ha accettato di chiedere scusa agli elettori Si è limitato a cercare una soluzione probabilmente funzionante rispetto ai vincoli costituzionali e che spianasse la strada al TAR. Non ho ancora letto il testo ma rabbrividisco all’idea di una legge che
- non norma, ma interpreta
- rinuncia ai principi di generalità e imparzialità che dovrebbero contraddistinguere i provvedimenti legislativi
- Il PD ha giocato sottovento; non ha forzato i toni ma nemmeno ha detto cosa sarebbe stato disposto ad accettare per salvare la sostanza delle elezioni in Lazio e Lombardia
Il Presidente Napolitano ha posto i limiti che doveva e non ha fatto il capo di uno schieramento (almeno lui). Oggi si becca un mare di critiche e ha la mia totale solidarietà.