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In partibus infidelium — 6 commenti

  1. Non la butto in filosofia ma, con atteggiamento pragmatico e da osservatore di quanto accade, non me la sento di dare la colpa di certe degenerazioni culturali, che spesso rasentano il poco umano, ai governanti più o meno guerrafondai.
    Non sono nemmeno tanto sicuro del fatto che sia sempre andata così.
    I social network hanno ingigantito il fenomeno e, detto per inciso, hanno fatto pensare (parola grossa) a degli analfabeti funzionali di avere il diritto di sparare nel mucchio, ma io temo che la situazione di smarrimento di elementi di base della civiltà umana sia cresciuto.
    Ai tempi delle “chiacchiere da bar” c’era un maggior pudore; per la serie qui mi conoscono. Ora si usano gli pseudonimi (come è accaduto anche in questo caso) e dunque i freni inibitori possono restare nel cassetto e si viaggia a briglia sciolta.
    C’è poi la componente di natura emulativa; se quello prima di me ha scritto che il padre di Ilaria è una merda, cosa posso scrivere per superarlo?
    Non sanno scrivere, spesso non hanno nemmeno il coraggio di metterci la faccia e però si ergono a giudici di Cassazione.

  2. Giovanni Maria Cominelli Buttiamola sul sarcasmo. Il povero Kiril stava solo cantando una famosa canzone partigiana “La guerra sacra” Свящèнная войнà – Svjaščènnaja Vojnà – “Sorgi, o terra immensa, Sorgi all’ultima battaglia! Contro l’oscura forza fascista, Contro l’orda maledetta. / Possa nobile la tua ira Correre come onda! È la guerra del popolo, È la guerra tua sacra!”
    Fuori dal sarcasmo, l’ideologia federale russa è un mix di storia, religione, miti come nei quadri di Il’ja Sergeevič Glazunov

  3. Sì, FB è proprio una cloaca morale, intrisa di odio e di violenza. Sentimenti e emozioni non nuovi, si intende, ma che la Rete riesce a universalizzare. Che angoscia. Chi ha detto che le guerre le vogliono i dittatori. Nascono da questo fondo di violenza e di barbarie.

    • Questi umori assassini sono sempre presenti. Perché scandalizzarsi? Rileggiamoci il carteggio Freud- Einstein. Il pesce puzza dalla testa. Queti umori vengono alla ribalta oggi con più violenza non solo perché ci sono i social, che li registrano e rilanciano, ma perché i governi appoggiano la guerra, hanno dato il là e anzi invitano ancora a preparci ad una economia di guerra.

      • Ennio Abate Sembra che tu sia d’accordo con Rousseau: l’ uomo in natura è buono, la società lo trasforma in una belva. Invece , è esattamente il contrario: nasciamo animali e tentiamo di umanizzarci, mettendo sotto controllo gli istinti. Quando non si riesce, nella società buttiamo il peggio di noi stessi. Si trova sempre qualcuno che investe politicamente su questo peggio. I governi che fanno le guerre non vengono dall’ iperuranio, sono alimentati e legittimati dall’ accumulazione originaria del peggio. Putin ha avuto più dell’ 80% dei voti. Molti voti sono estorti, obbligati. Ma la maggioranza è spontanea. Putin ha aggredito l’ Ucraina. Kirill, che controlla molte coscienze, l’ ha rilanciata come guerra santa. Ma la base reale è il consenso reale che hanno. Conclusione, caro Ennio: non è vero che il popolo è buono e i politici e i governi sono cattivi. Sono cattivi, sì, perché il popolo è democraticamente cattivo. I credenti parlano di peccato originale. I non credenti: è che siamo animali, poco sapientes. Diventare sapiens è sempre un’ impresa.

        • Che c’entra Rousseau, se ti ho citato il carteggio Freud-Einstein? Non menare il can per l’aia buttandola sul filosofico per tacere sulla politica dell’UE e del PD.

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