I voti si contano in cifra assoluta – Siena
Siena veniva da una esperienza di lista civica di centro destra (De Mossi) finita non benissimo e che rappresentò 5 anni fa la decisione dei senesi di dire basta all'epoca PCI+PSI, PCI, PDS, DS, PD con gli annessi e connessi del crack del Monte dei Paschi.
L'esperienza non è stata esaltante ma il PD, dopo la consiliatura Valentini, è rimasto ancora fuori dai giochi nonostante un risultato di tutto rispetto che, in termini percentuali lo colloca come primo partito della città.
Si è arrivati all'appuntamento di maggio 2023 con un faticoso lavoro durato mesi: otto candidati a Sindaco, 23 liste, 615 candidati per circa 30 mila votanti. In un quadro del genere era certo che il sindaco non sarebbe stato eletto al primo turno e così è stato. Alle politiche del 2022 era andata così: la coalizione di centro sinistra con l'ex presidente della Regione Enrico Rossi aveva avuto il 38%, il centro destra con Fabrizio Rossi il 35%, Italia Viva con Stefano Scaramelli il 12.6, il M5* con Giacomelli l'8.7%.
Erano elezioni comunali e dunque in prima battuta il quadro è apparso diverso da quello delle politiche per le specificità locali e l'effetto sparpagliamento dovuto alle liste civiche.
Candidato | Area | Coalizione | Voti |
Nicoletta Fabio | Fratelli Italia | Centro destra | 8249 |
Anna Ferretti | PD & caritas | Centro sinistra | 7773 |
Fabio Pacciani | progressista | liste civiche (7) | 6123 |
Massimo Castagnini | centro | lista civica, Italia viva, De Mossi | 1945 |
Emanuele Montomoli | manager massone | lista civica | 1837 |
Elena Boldrini | progressista | 5 stelle | 403 |
Alessandro Bisogni | estrema sx | Siena popolare | 380 |
Roberto Bozzi | centro | Azione | 329 |
Totale | 26'039 |
Il centro destra è arrivato a Nicoletta Fabio, manager del mondo delle contrade, docente di lettere, vicina a Fratelli d'Italia con un percorso tormentato passato attraverso il tiramolla su De Mossi, l'avvicinamento a Montomoli finito dopo la sua ammissione pubblica di appartenenza alla massoneria (fatto ben noto ma allora solo mormorato).
Il centro sinistra ha scelto Anna Ferretti, esponente della Caritas e del PD, con precedenti esperienze amministrative come assessore: lista PD, lista Ferretti, lista civica.
Fabio Pacciani, con dietro l'ex sindaco PCI Pierluigi Piccini ha giocato la carta delle liste civiche tante (troppe) e ha rifiutato rapporti con le forze politiche sostenendo che l'unica via d'uscita era il civismo. Come la volta scorsa i civici sono arrivati terzi e mentre la volta scorsa confluirono sul sindaco uscente PD Valentini (che fu sconfitto al ballottaggio) questa volta hanno tenuto una posizione da duri e puri con qualche episodio di isteria nella fase finale della campagna elettorale.
Massimo Castagnini, manager di centro, politicamente vicino al III polo ha tentato la corsa del centro mettendosi a destra e a sinistra rispettivamente De Mossi (la continuità amministrativa) e Scaramelli (Italia Viva). Italia Viva è arrivata a questa scelta dopo che erano andate male le interlocuzioni con la Ferretti (disponibile solo a concedere posti in lista ma niente simbolo) e con Pacciani (noi siamo solo civici). D'altra parte si era consumata la rottura con Azione, orientata dapprima su Montomoli e poi decisa a presentare un suo candidato (andato malissimo); nonostante i consensi a Italia Viva alle politiche fossero al 10%. il risultato è stato deludente e non poteva essere che così per il ritardo di iniziativa politica e per la scelta di stare sullo stesso vagone di De Mossi: il sindaco dei tanti flop.
La scelta di Castagnini di presentarsi come il candidato del completamento delle cose intraprese avrebbe avuto maggiore credibilità se fosse stata accompagnata dalla non presenza di una lista di appoggio sponsorizzata da De Mossi.
Emanuele Montomoli aveva dalla sua la notorietà e il successo imprenditoriale ma la sua corsa è finita quando il centro destra ha scelto altrove.
Cosa è successo ai ballottaggi?
Candidato | ballottaggio | differenza |
Nicoletta Fabio | 12'545 | +4'296 |
Anna Ferretti | 11'509 | +3'735 |
Voti validi I turno 26'039 Voti validi ballottaggio 24'054 |
non hanno votato al ballottaggio circa 2000 elettori |
Il centro destra era sopra di 500 voti e al ballottaggio è sopra di circa 1'000 voti. I senesi che al primo turno avevano votato le altre liste sono in larga misura tornati a votare e hanno premiato in misura maggiore Nicoletta Fabio.
conclusioni
- il centro destra ha un sindaco capace e popolare, ottiene 20 consiglieri (11 a Fratelli d'Italia e 5 alla lista del sindaco, mentre 2 vnno alla Lega e altri 2 a Forza Italia) e dunque si preannuncia una navigazione tranquilla
- il centro sinistra elegge Ferretti e ottiene 5 consiglieri PD e 1 alla lista Ferretti
- le liste civiche eleggono 3 consiglieri tra cui Pacciani ma ricordiamo che nel cartello c'erano ben 7 sigle
- Vengono eletti anche Montomoli e Castagnini senza altri consiglieri
- Non passa nessuno degli altri candidati
Che dire?
Il centro sinistra non ce l'ha fatta a rimontare anzi il divario relativo è aumentato. Le due candidate nei confronti elettorali si sono dimostrate capaci e pacate a differenza di Pacciani che sul finire della campagna era tesisssimo e aggressivo con il nervo scoperto della presenza di Pierluigi Piccini alle sue spalle.
Il terzo polo, partito male (ritardo nella strategia e scelte solitarie di Azione) non è decollato, anche se Renzi, non si sa per boutade o perché male informato, ha gongolato in TV. L'operazione Castagnini, al di là del valore del candidato Sindaco si è rivelata poco convincente e inquinata dalle presenze legate alla amministrazione uscente. Scaramelli ha il suo appeal ma quando manca lui come candidato il consenso crolla e questa volta, anche prescindendo dal ruolo in regione, essendo lui di Chiusi era improponibile candidarlo perché a Siena, per fare il sindaco, devi essere nato entro le mura. La lista "destinazione terzo polo" ha preso 453 voti, decisamente pochi
Le liste civiche, già sconfitte nel 2018 sono state nuovamente sconfitte (non venne gradito l'apparentamento tra Picccini e Valentini e non è stata gradita la corsa in solitaria). Sarà dura resistere senza prospettive e lo stesso discorso vale per Castagnini e per Montomoli.
gli eletti
Sindaco Nicoletta Fabio – maggioranza 20
FRATELLI D’ITALIA – 10 ELETTI
Michele Capitani, Riccardo Pagni, Barbara Magi, Maria Antonietta Campolo, Emanuela Anichini, Francesca Borghi, Bernardo Maggiorelli, Monica Crociani, Marco Ballini, Pierluigi De Angelis
NICOLETTA FABIO SINDACO – 5 ELETTI
Silvia Armini, Micaela Papi, Davide Ciacci, Michele Cortonesi, Francesca Cesareo
FORZA ITALIA -UDC – NUOVO PSI – 2 ELETTI
Lorenzo Lorè, Lorenza Bondi
MOVIMENTO CIVICO SENESE – 1 ELETTO
Franco Bossini
LEGA SALVINI PREMIER – 2 ELETTI
Massimo Bianchini, Orazio Peluso
minoranza: 12 consiglieri
SENA CIVITAS – 1 ELETTO
Chiara Parri
PER SIENA – 1 ELETTO
Vanni Griccioli
SIENA SOSTENIBILE – 1 ELETTO
Monica Casciaro
PARTITO DEMOCRATICO – 4 ELETTI
Alessandro Masi, Luca Micheli, Gabriella Piccinni, Giulia Mazzarelli
CON ANNA FERRETTI SINDACA – 1 ELETTO
Adriano Tortorelli
Anna Ferretti (candidato alla carica di Sindaco ammesso al turno di ballottaggio, risultato non eletto)
Fabio Pacciani (candidato alla carica di Sindaco, risultato non eletto)
Massimo Castagnini (candidato alla carica di Sindaco, risultato non eletto)
Emanuele Montomoli (candidato alla carica di Sindaco, risultato non eletto)