sai che soddisfazione
Ieri sera, ascoltando il TG regionale della Toscana sono rimasto colpito e impressionato da due vicende tra loro molto distanti ma che hanno in comune il fatto di confermare un antico modo di dire della cultura popolare lombarda che in dialetto suona così: te sarà soe ü stabiell quant l'era scapa ul purcell (hai chiuso la porta della porcilaia dopo che il maiale era scappato). Certo che un po' di merito e di assunzione di responsabilità non guasterebbero.
Prima notizia: lunedì 31 ottobre in pieno ponte di Ognissanti la Galleria degli Uffizi e l'Accademia sono rimasti chiusi mentre i numerosissimi turisti presenti a Firenze se la cantavano e se la suonavano. Immediata protesta del neo ministro della cultura Sangiuliano e del Sindaco Nardella e pronta risposta del direttore Eike Schmidt che ha sottolineato che la impossibilità di aprire è stata dovuta al fatto che le aperture straordinarie, visto che il lunedì è giorno di chiusura, si possono fare solo tramite lavoro straordinario e una norma entrata in vigore 2 anni fa fa limita il guadagno in più al 15% del trattamento tabellare annuo lordo di ciascun dipendente: per questo motivo quest'anno abbiamo potuto offrire delle aperture.
Basito sulla dichiarazione del mega-direttore che avendo bruciato il plafond con le aperture estive si deve essere accorto in questi giorni del ponte di fine ottobre; attendo anche una pronta e inutile replica dell'ottimo Franceschini che tanto aveva fatto perché, grazie ai mega direttori, i nostri musei di prestigio non funzionassero con le regole di apertura degli uffici postali. Ho sentito anche una dichiarazione di Valdo Spini (facente parte del Consiglio di Amministrazione) che si lamenta del fatto che il sistema museale italiano funziona con le stesse regole dagli Uffizi al piccolo museo di provincia. Fatto sta che gli Uffizi sono rimasti chiusi. Si attende una piazzata di Sgarbi.
Seconda notizia: vi ricordate dell'omicidio Ciatti? Si tratta del giovane italiano ammazzato di botte nell'estate del 2017 in una discoteca di Lloret de Mar da un gruppo di ceceni che si dilettavano di arti marziali. L'omicida si chiama Rassoul Bissoultanov, è stato condannato a 15 anni in Spagna e stava in carcere in Italia ma è stato scarcerato a dicembre 2021 perché la Corte d'Assise ha accolto la domanda di scarcerazione della difesa per un vizio di forma; dopo di che, ovviamente, il nostro eroe si è reso irreperibile tanto ai giudici italiani quanto a quelli spagnoli presso cui aveva obbligo di firma settimanale. E' stato presentato ricorso in Cassazione contro quella scarcerazione e il giorno dei morti la nostra suprema corte ha motivato l'annullamento di quella scarcerazione (decisa a maggio) perché la difesa del ceceno non informò gli avvocati della famiglia Ciatti che avrebbero potuto opporsi e dunque "è stato violato l'onere della notifica". Scarcerato per un vizio di forma, e ora annullamento della scarcerazione per un altro vizio di forma.
In entrambi i casi mi vien da dire sai che soddisfazione !