che delusione – di Roberto Ceriani
Speravo di vedere uno scontro di massa a base di manganelli, sassate, candelotti lacrimogeni, bastoni… Magari anche qualche coltello, una pistola puntata, le ambulanze piene di feriti…
No, non esageriamo: non volevo che ci scappasse il morto, ma un po' di sangue fa sempre piacere in questo weekend un po' annoiato… Insomma, ero lì sul divano, pronto a godermi lo spettacolo promesso, e invece il rave-party di Modena è finito a tarallucci e vino!
"Eh si, cara la mia cara signora, purtroppo non ci sono più le belle violenze di piazza di una volta…" Fino a poche ore prima il Governo aveva promesso la Linea Dura contro quei giovani delinquenti! La promessa vendicativa veniva subito amplificata dai giornalisti, che mostravano in TV lunghe colonne di poliziotti motorizzati con mezzi blindati, pronti a interrompere finalmente quella festa illegale di migliaia di giovani ubriachi e forse drogati.
Una giornalista del TG1 ci aveva mostrato in anteprima i cani antidroga, pronti a scoprire anche l'ultimo spinello nascosto nelle mutande dei rivoltosi. Poi ci aveva parlato degli scudi di difesa dei poliziotti, dei loro caschi antisommossa e dello spiegamento strategico di Polizia, Carabinieri, Polizia locale, Vigili del fuoco e Guardia di finanza, che circondavano lo stabile e presidiavano la zona, pronti a intervenire con le unità antisommossa e i mezzi blindati.
Insomma, il trailer dello spettacolo era ben fatto e molto promettente… ma poi che delusione la realtà! Abbiamo visto giovani mingherlini in T-shirt e calzoni corti che chiacchieravano tranquillamente con i capi della Polizia. Insieme concordavano il modo migliore per far defluire la folla senza provocare incidenti di qualunque tipo (…magari facessero così anche alla Curva Nord di San Siro!).
Poi le migliaia di pericolosi rivoltosi hanno iniziato a smontare gli amplificatori, avvolgere i cavi elettrici e portare gli strumenti musicali nei furgoncini e nei camper.
Intanto alcuni di loro traducevano in inglese le indicazioni di uscita per i ragazzi stranieri. In realtà però non tutti sono usciti subito. Un buon numero di rivoltosi è rimasto lì a riempire i sacchi di plastica con la spazzatura rimasta sul pavimento.
In particolare hanno raccolto lattine e bottiglie di birra, seguendo le regole della raccolta differenziata. Poi hanno scopato in terra per facilitare il lavoro degli spazzini. Alla fine il capannone era più pulito di quanto lo era prima, dopo mesi di abbandono. Il tutto avveniva in una giornata di sole, dove non si è visto un solo poliziotto indossare il casco o minacciare qualcuno con il manganello.
Dobbiamo ammetterlo: a differenza del Governo, che aveva lanciato un diktat a base di Linea Dura, i ragazzi del rave-party di Halloween e i poliziotti lì inviati si sono dimostrati molto più maturi e ragionevoli di molti Ministri. Nel frattempo a Roma il Governo introduceva il nuovo reato di "invasione" (non ridete! si chiama proprio così…), per evitare pericolosi futuri eventi simili a questo.
Il reato prevede multe di migliaia di euro e incarcerazione fino a sei anni, più o meno quanto alcuni parlamentari, che rappresentano il Popolo Sovrano, hanno accumulato negli anni scorsi per vari tipi di reati. E' vero, questi ragazzi facevano un'attività illegale, ma aver drammatizzato così l'evento è servito solo ad anticipare di 24 ore la fine di una festa. Era questo l'obiettivo? Per fortuna però questi giovani e i nostri poliziotti hanno dimostrato una serietà e un equilibrio purtroppo sconosciuti nei paraggi di Palazzo Chigi…