MMTB02 – Croce ed eremo di Camerata
Si parte dal parcheggio nei pressi del centro (casa dell'acqua e negozio Coop nelle vicinanze), ci si sposta verso la parte est del paese, si costeggia la caserma dei carabinieri e, in corrispondenza di un angolo, si imbocca una strada in discesa, dapprima su asfalto e quindi a sterro per scendere alla Gonna. Prima di imboccare la discesa è possibile rifornirsi di acqua di sorgente ad una fontana.
Si giunge ad un punto in cui un fosso proveniente dalla parte alta del paese si immette nella Gonna. Passaggio su ponticini in legno o guado a seconda della portata d'acqua (1) km 1.0. Dopo il guado si piega a destra e si percorre in ambiente umido e con possibile presenza di fango la sponda destra della Gonna sino ad arrivare alla zona in cui il fosso Rifregaio si getta nella Gonna km 2 (2).
Il percorso che seguiremo consentirà dapprima di salire al poggio di Camerata, di qui scendere all'eremo e infine di arrivare al punto panoramico della Croce. Non viene percorso il tratto che, secondo la tradizione, il beato Antonio Patrizi percorreva dall'eremo alla zona della Croce perché il tratto di sentiero sotto l'eremo e che scende al fosso Rinsanguigno è talmente ammalorato da sconsigliare una discesa in MTB anche con bici a mano. Dunque, giunti nei pressi del fosso Rifregaio si piega a sinistra e si risale in maniera regolare lungo una bella strada sterrata sino a giungere al podere Canile (3) km 3.6.
In corrispondenza del podere Canile piegheremo a sinistra per seguire la strada che va ad intercettare il fosso Rinsanguigno, trascuriamo la deviazione a sinistra che porta al podere Pecorino e arriviamo in un punto molto caratteristico in cui su un ponticello si passa il Rinsanguigno dalle acque limpidissime avendo a destra i boschi del podere Canile. Si prosegue in leggera salita sulla sterrata che porta al campeggio del Carrotto sino a lasciare la strada principale e piegare a sinistra per salire verso il poggio di Camerata (4) km 5.7.
Si sale sino ad un quadrivio in corrispondenza del quale si piega a sinistra e si procede in leggera salita sino ad una nuova biforcazione al km 6.7 (5) in cui si lascia la strada principale che prosegue diritta e si piege a sinistra. Incontriamo un nuovo quadrivio (6); ci troviamo in prossimità di un fondo chiuso che occupa la parte sommitale del poggio di Camerata. La strada principale lo aggira a destra e scende verso Monticiano, la nostra lo aggira a sinistra e dopo una curva a destra giunge alla parte sommitale dove si incontra la recinzione km 7.1 altitudine 511 m (7).
Qui pieghiamo decisamente a sinistra e percorriamo circa 400 metri costeggiando la recinzione prima di svoltare ancora a destra (8) km 7.48, continuiamo a scendere sino ad arrivare ad una biforcazione (9) km 7.64. Il percorso di sinistra consente di arrivare alla strada di Camerata scendendo attraverso un castagneto in abbandono mentre prendendo a destra, dapprima costeggiamo nuovamente la recinzione e poi sempre in discesa e su sentieri stretti arriviamo direttamente nella zona dell'eremo di Camerata (10) km 8.0 in prossimità di un seccatoio ristrutturato della compagnia del beato Antonio. Da lì accediamo al piazzale dove si svolge la festa di Camerata il martedì dopo Pasqua, e all'eremo, con locale di sosta sempre aperto. In caso di necessità, seminascosta dai cespugli, alle spalle della casa della compagnia, c'è una sorgente canalizzata per portare acqua alla baita.
Nel ritorno imbocchiamo la strada di Camerata sino al guado del Rinsanguigno (11) al km 8.6. Il punto del guado merita una sosta per la bellezza dei luoghi. Proseguiamo per qualche altro centinaio di metri, sempre in discesa sino ad incontrare la strada che dal Canile porta al podere Pecorino (e che avevamo trascurato per dirigerci al Poggio di Camerata) (12). Svoltiamo a destra, superiamo il podere Pecorino e proseguiamo diritto in leggera salita sino ad incontrare una deviazione a destra (la strada che veniva usata dagli eremiti per scendere a Monticiano) e arriviamo alla Croce di Camerata (13) al km 9.7. La croce, edificata dagli abitanti di Monticiano per ragioni devozionali connesse allo scampato pericolo connesso al passaggio del fronte nel 1944 è stata collocata in un punto in cui si gode un bel panorama sulla val di Merse e da cui si ha una bella visione di Monticiano dall'alto.
Proseguiamo lungo la strada sino alla zona dei depositi dell'acquedotto e poco prima pieghiamo a sinistra per scendere verso la Gonna (14) km 10.0. Scendiamo in direzione ovest per circa 900 metri sino ad incontrare la strada della Gonna in un punto da cui eravamo già transitati all'andata (15) km 10.9. Qui giunti pieghiamo a sinistra e seguiamo la strada della Gonna superando su di un ponticello il fosso Rfregaio (16) al km 11.4 e continuiamo sino ad incontrare la strada asfaltata del Monte Quoio (17) km 11.9. Giriamo a destra e un'ultima salita, breve ma ripida, ci porta alla Strada Provinciale (18) km 12.4. Qui giriamo a destra e ci dirigiamo verso Monticiano.
Poco prima del paese imbocchiamo uno stradello a destra (19) km 13.5 che ci consente di scendere alle fonti e al lavatoio di Monticiano (20). Dalla zona delle fonti risaliamo alla porta Maremmana (A), sopravvissuta al passaggio del fronte, mentre quella senese fu diistrutta insieme a quella parte di mura e arriviamo nel centro di Monticiano al parcheggio da cui eravamo partiti.
La documentazione tecnica in pdf – MMTB02 su OutdoorActive
La pagina dell'escursionismo – la pagina con i percorsi per MTB