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Commenti

a proposito di strade bianche a Monticiano — 3 commenti

  1. Interessante disamina, la tua.
    Aggiungerei che il turismo in mtb o in bici mal si concilia con i numerosi cantieri forestali, che di fatto hanno contributo a danneggiare non poche strade. Anche la caccia al cinghiale non è molto compatibile…
    E' da dire che Monticiano ha deciso comunque di rinunciare al proprio patrimonio viario vicinale.
    Il regolamento comunale sulle strade vicinali (art. 5, se non erro, vado a memoria) ha di fatto "regalato" tutte le vie vicinali ai privati, escluse poche, inserite non swnza una certa inesperienza in diritto amministrativo, nell'elenco comunale delle vicinali.
     

    • sarebbe interessante un tuo articolo su strade vicinali, strade private e strade comunali, servitù di passaggio per la sentieristica, ….

      • purtroppo non c'è alcuna super tutela…
        Al contrario. Le vicinali sono ancora nel "limbo" residuale in cui le ha collocate la legge sui lavori pubblici emanata dopo l'unità d'Italia.
        Come sappiamo, il codice napoleonico, ispirato alla "sacralità" della proprietà privata, è stato ampiamente supportato dalla cultura piemontese di allora, che non riuscì a dare una collocazione a questa "terza via" dei beni collettivi.
        Ci provò un decreto legislativo luogotenenziale (il re era in guerra) del 1918 a descrivere la natura giuridica anomala di queste vie, né tipicamente pubbliche, né tantomeno private, parlando di "utenti", "consorzi", e rappresentatività dei sindaci per la collettività.
        Gli usi civici "classici" li scoprì Paolo Grossi negli anni 70, ma relativamente ai diritti in res aliena, affrancati o meno in demani.
        Le strade vicinali rimasero nel limbo. Possiamo solo dire che l'impianto del Nuovo Catasto Terreni, che risale agli anni 30, ha "congelato" la viabilità vicinale intesa come residuo della primigenia facoltà degli uomini di spostarsi nel territorio.
        Tra di esse, nascoste dai rovi e dagli arbusti dei tagli selvaggi, ci sono anche le vie dogane, strade millenarie, demaniali per eccellenza (tra cui la Maremmana nel comune di Monticiano, in parte chiusa da cancelli, in parte occlusa dai ricacci del ceduo, in parte dissestata dai trattori forestali).
        Ma il diritto vivente si nutre della dialettica, ed una comunità che dimentica e non rivendica, uccide il diritto. Questa mancanza di cultura giuridica è rispecchiata proprio dal regolamento per le strade vicinali di monticiano, nel quale il Comune ha di fatto rinunciato, con l'indifferenza dei cittadini, alla proprietà collettiva delle strade vicinali catastali.
        Eppure le carte catastali sono sempre disponibili, anche quelle storiche. Per la provincia di Siena, ahimè, c'è una grossa penuria a livello di servizio cartografico regionale.
        Andrebbe stimolata la regione a pubblicare sul sito cartografico la carta di impianto catastale degli anni 30, nella quale sono evidenti anche le strade che nel corso degli anni sono state inopinatamente cancellate dalla carta dietro a delibere di sdemanializzazione dei comuni.
        Se un giorno la terra che mi ha visto fanciullo vorrà sentire il mio modesto parere, sarò lieto di darlo. Per modesti approfondimenti, ho fatto la pagina Antica via Maremmana.

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