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asciugare le lacrime degli ultimi, ma battersi per lo sviluppo – di Giovanni Cominelli — 1 commento

  1. Sul "del partito che fu già comunista", la mia esperienza a Udine mi dice che gran parte delle persone con ruolo di responsabilità viene dalla "Margherita".
    Il bello è che quelli di sinistra sono diventati adoratori di papa Francesco.
    Al marxismo "puro" manca un'analisi di quello che è l'uomo sul piano psicologico, qui il carteggio Einstein-Freud forse ci dice di più: l'incivilimento è un'operazione complicata e precaria, in ciò concordo con la frase "Essere radicali significa andare alla radice. Ora, la radice è l’uomo stesso”.
    Nel parlare di "sviluppo del forze produttive e del progresso umano" bisogna aggiungere che sviluppo delle forze produttive non va inteso come sviluppo economico, di cui conosciamo i limiti, che non possono essere superati, ma possono essere deviati su diversi obiettivi; il "progresso" è figlio dello storicismo, ovvero del récit, della leggenda del realizzarsi in terra di un graduale miglioramento, leggenda che non ha dati di fatto su cui fondarsi.
    Come detto altrove, solo progetti a medio termine possono essere fatti, perché il futuro "sempre in movimento esso è".

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