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Il ’68 un anno che ne durò solo dieci – Augusto Gughi Vegezzi — 3 commenti

  1. Ho letto nella introduzione al link su Facebook che le cose potevo vederle solo dal di fuori
    Non è così. Nel Liceo ove insegnavo ero in collegamento coi quadri del movimento e partecipai alle dimostrazioni cogli studenti. Nel contempo fondammo un moviemento Lotta per la riforma della scuola che promosse il Movimento sessantottino degli insegnanti,
    Nel ' 79, da preside incaricato, organizammo forme di cogestione del scuola tra insegnanti e studenti, sperimentando nuovi contenuti culturalie metodi egualitari collaborativi nella gestione culturale e disciplinare in confltto col provveditore.

    Il riferimento all'essere all'esterno riguardava un problema di natura generazionale e non la impossibilità per degli adulti di schierarsi dalla parte degli studenti (C.C.)

  2. Quando ho fatto il Preside all'Hensemberger ho ritrovato un vecchio amico dei tempi di GS, Giovanni Bertanza, che invece di fare il perito ha studiato psicologia e ora fa lo psicologo professionale. Mi ha dato una mano importante a mettere in piedi un progetto di miglioramento sul biennio partendo dallo stato di sconforto in cui versavano molte professoresse.
    In quei mesi abbiamo parlato anche di 68 e la sua tesi, che trovavo in parte vera, era che nel desiderio di sconfiggere l'autoritarismo avessimo buttato via il bambino con l'acqua sporca annullando i principi di autorità e la figura paterna confusi con l'autoritarismo.
    Ogni tanto, guardando le mamme che si vestono come le figlie, e che non riescono a porsi nei loro confronti con un minimo di autorevoilezza mi vengono dei dubbi e questo aspetto si rafforza quando mia figlia mi racconta di ciò che viene scritto nelle chat di classe delle mamme
     

  3. Un’analisi molto interessante che andrebbe trasferita pari pari su qualche libro di Storia per rendere un minimo di giustizia al movimento sessantottino.
    Da quando è in vigore il nuovo esame di stato quasi ogni anno ho avuto in Commissione qualche studente con una tesina sul ’68.
    A giudicare da esse, per i giovani di oggi l’unica cosa che ha prodotto il ’68 è stato il terrorismo rosso degli anni ’70, Brigate Rosse in primis.
    Quando intervenivo dicendo “ma non ti sembra che molti dei diritti che la tua generazione ritiene scontati, l’ammodernamento dei costumi della società, lo stesso tuo modo di pensare derivino proprio dalle lotte che una generazione lontana dalla tua ha fatto nel 1968?
    La maggior parte mi guardava stralunato, mi dava la ragione che si dà durante un esame all'esaminatore ma senza nessuna convinzione.

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