gli sciacalli e le sciacquette – di Nicola Polverino
Questo post comparso stamane nella mia pagina facebook mi ha fatto tornare in mente un episodio capitatomi qualche giorno fa all'uscita del Leroy Merlin. Ogni anno quando lascio la casa al mare mi annoto le riparazioni e le migliorie da fare l’anno successivo.
Mi sono perciò recato al Leroy per acquistare i materiali necessari. Mentre caricavo in macchina mi si è avvicinato un ragazzo di colore, 20, 25 anni al massimo, parlava un italiano corretto sicuramente non peggiore di qualche fresco diplomato. Si è messo a parlare con me. “Cosa devi fare con questo?”, “a cosa ti serve quest’altro” e così via.
Gli ho risposto tranquillamente ed a un certo punto a bruciapelo mi ha chiesto: “sei stato in Africa?”
“No, perché?”
"perché hai parlato con me, tanti altri quando non mi insultano mi evitano”
“Io parlo con le persone educate e le giudico da quello che hanno in testa non certo dal colore della pelle, dei capelli o dalla loro religione”.
Ha tirato fuori dal bustone di plastica una piccola tartaruga in legno, “questa te la regalo, ti porti la fortuna che meriti”.
Non ha voluto accettare niente, gli ho detto, “prendi almeno il carrello, mi eviti di tornare indietro”
Ha preso il carrello ed è tornato restituendomi l’euro. Cosa deve avere subìto questo ragazzo per trovare straordinario il fatto assolutamente normale di un bianco che discorre con un uomo di colore?
Per questo sicuramente bisogna ringraziare gli sciacalli, le sciacquette e le mezze sciacquette che popolano la politica italiana