il presidente con la chioma color crodino – di Antonio J.Mariani
il Presidente è sempre più in difficoltà, tanto è vero che, paradossalmente, la Cina è… preoccupata.
Sì, perché nonostante il presidente americano da tre anni abbia scatenato contro Pechìno una guerra fredda senza precedenti, sembrerebbe che nel paese più popolato al mondo ci sia un certo tifo per Trump. Il ragionamento può apparire bislacco, ma, le mosse del saltimbanco a stelle e a strisce, involontariamente offrono occasioni mica da ridere per chi, invece, attua una strategia puntuale, mirata e lungimirante.
Se la si guarda dal punto di vista del sol levante, conviene aver dall’altra parte della scacchiera mondiale un soggetto che fa le bizze come un bambino viziato, che straparla, che vuole averla vinta sempre e comunque, che non si adopera per rinnovare (specie in Europa) le tradizionali indispensabili alleanze, conviene perché tutta questa mal orchestrazione offre non pochi varchi di penetrazione economica per chi può permettersi di giocare su tempi lunghi.
Specie, poi, se ad un passo dalla scadenza del mandato presidenziale, gli Stati Uniti sono sul punto di chiudere di nuovo tutto per via di scelte dissennate relative alla pandemia, in un contesto in cui, tra l’altro, è riesploso il conflitto razziale che, presumibilmente, è il segnale più evidente della grave crisi complessiva che ha colpito il paese.
Tutto questo ci risulta distante anni luce dal nostro vivere quotidiano, eppure, su una piattaforma come Facebook, ritroviamo alla grande i medesimi ingredienti dell’uomo con la chioma color Crodino: lo straparlare, il pressappochismo, il girare attorno a sé stessi, il buttar lì frasi senza la minima imbastitura, ecc. Tutto per vedere l’effetto che fa.