faziose, radical chic, poche …

Chi è stato qualche volta ad una manifestazione sa cosa vuol dire una immagine come questa.

Mi auguro che la mobilitazione continui e mi riferisco a quella dentro le coscenze. Più di 200 manifestazioni praticamente spontanee sono un grande risultato se si pensa, per converso, a quelle politiche e sindacali con i treni speciali, i pullman e il cammellaggio.

Nel centro destra si sono mostrati saggi quelli che sono stati zitti, perché non è bello dover confrontare piazza del Popolo a Roma piena di gente con i 300 del palazzo di giustizia di Milano. Invece qualcuno ha fatto comunque l'arrogante e ha pensato di insistere con i radical chic.

C'è un brontolio che si sente nel paese e non si pensi di risolverlo appellandosi al ripristino della immunità parlamentare. Se il governo è in grado di governare governi, ma su qualche giornale di stamane campeggiavano due notizie: produttività del parlamento tendente a zero e consigli dei ministri che durano 1 ora. Dunque funziona male il Parlamento e non si riunisce il governo; soprattutto non discute e basta prendere l'elenco dei punti all'ordine del giorno per concludere che i provvedimenti non vengono nemmeno illustrati ai ministri. Con quello che accade nel mondo arabo, con la questione dei barconi dalla Tunisia, con quelli probabili dall'Egitto vi immaginate quale lavoro avrebbe fatto Prodi? E invece abbiamo un Frattini poco credibile, un Maroni preoccupato perché quel che accade non è cosa da Ordine Pubblico e un Berlusconi assente.

La cosa bella delle manifestazioni di ieri è stato il senso morale che le animava: pacatezza e voglia di dire basta ad una visione del paese e ad una visione della vita fondata sull'idea che corrompere è bello, vivere al di sopra delle proprie possibilità grazie alla furbizia è l'obiettivo, dissolvere ogni principio di sensatezza nei rapporti sentimentali, nel sesso, negli stili di vita è giusto.

La reazione c'è stata ed è stata importante perché si è strutturata da sè, senza bisogno dei partiti, senza le furbizie e l'organizzazione della politica. Qualcosa che, su un altro fronte, assomiglia alla mobilitazione trasversale che ci fu ai tempi del divorzio. Il problema è proprio questo: la divisione del paese in berlusconiani ed antiberlusconiani rischia di avvitarsi se non si misura sui contenuti.

La parte giudiziaria della questione è bene che sia tenuta sul terreno che le è proprio e sul piano politico non si può far altro che invitare le istituzioni al rispetto reciproco, al decoro e alla leale collaborazione. Su questo terreno c'è un guardiano inflessibile e, non a caso, dopo i recenti attacchi alla Corte Costituzionale, ha dato una bacchettata al Presidente del Consiglio: attenzione perché se si supera un certo limite non rimane che lo scioglimento delle Camere.

I contenuti in questo momento sono essenzialmente due:

  • la capacità di rilanciare l'azione di governo passando dall'effetto annuncio all'effetto azione: scuola, economia, politica estera, emigrazione, federalismo
  • la capacità di reinfilarsi le mutande e cioè di parlare di etica, di famiglia, di onestà, di legalità senza essere smentiti un momento dopo da notizie di fatti che non possono essere classificati nella fattispecie del diritto a farsi gli affari propri. Nelle manifestazioni di ieri è comparso uno striscione molto efficace: Napolitano una Clio per tutta la vita, Berlusconi una Escort per ogni sera.