godi sicurello, che la mamma ha fatto gli gnocchi
Sono già intervenuto sui fatti di Arcore, ma ci ritorno sopra volentieri dopo aver sentito i telegiornali e aver visionato almeno una decina di filmati sugli scontri (?!?) di Arcore.Si sono espressi tutti a livello politico; dal Presidente Napolitano in giù e io continuo a non capire. Gli scontri sono stati una cosa ridicola; poco più che tafferugli se li confronto con quel che accade negli stadi e con quello che si è visto a Roma.
Dalla visione dei filmati ho visto che Sicurello è stato preso perché si era dato parecchio da fare nel corso della giornata; una sorta di arresto su commissione: questo ci ha rotto i maroni (nessun riferimento al ministro) e mo’ basta. E già che c’erano gli hanno anche dato una ripassata in fase di arresto.
In compenso tutti adesso parlano della inopportunità di andare a protestare ad Arcore? E perché mai? Villa San Martino non è mica Castelgandolfo e neanche il 10 di Downing Street. E’ il posto dove personaggi non proprio cristallini avevano il lasciapassare dando le parole convenzionali al citofono (Lele Mora e la sua e-scort-a) e ha fatto bene il popolo viola ad indire una manifestazione di protesta. Era nei suoi diritti e lo ha fatto civilmente.
Purtroppo, nel corso delle manifestazioni c’è sempre qualcuno che se non fa l’eroe non torna a casa tranquillo. Qualche spintonata, qualche insulto, qualcosa di illecito; qualunque cosa purché sia illecita: un blocco stradale, una manovra diversiva, …
Davanti a Villa San Martino ci si può andare tutti i giorni, giorno e notte, ma i nostri Riccardo Cuor di Leone avevano il bisogno di arrivarci disobbedendo. Dovevano andare a casa dicendosi, abbiamo vinto noi. Invece hanno perso e hanno mandato in abbaglio persino il Presidente Napolitano cui non si capisce cosa abbiano raccontato.
Stamattina i nostri eroi sono stati scarcerati visto che non era successo quasi nulla, a differenza che a Roma; ma tanto è bastato per far ripartire la bagarre sui giudici. A proposito, stiamo attenti, perché questi sono quelli di Monza, quelli da cui vorrebbe mandare Berlusconi l’avvocato Ghedini. Perché quelli di Monza, mica sono quelli di Milano.