Il DPR c’è … ma non si vede
E’ il pomeriggio di lunedì e arrivo da un convegno di Confindustria Monza e Brianza a cui ha partecipato, tra gli altri, il ministro Gelmini (mi scusino gli accaniti della differenza di genere ma scrivere “la ministra” mi pare bruttissimo).
Sono passati 4 giorni pieni dalla approvazione dei regolamenti sulla riforma del sistema di istruzione secondario superiore e quello che si sa è noto solo tramite annunci alla sampa. Stamane Gelmini ha dato tutto per fatto e non ha minimamente accennato alla non pubblicazione.
Sulle riviste specializzate compaiono articoli pro o contro la riforma epocale e io mi chiedo su quale testo si basino. Leggendo quelli contro ho l’impressione che siano stati scritti anzitempo (come i coccodrilli dei giornali); in attesa del testo mi astengo perché vorrei valutare nel merito gli aspetti innovativi e i compromessi al ribasso.
Come si sa l’approvazione è avvenuta con un ritardo di più di un mese rispetto al ritardo precedente perché c’erano da sciogliere alcuni nodi:
1) caratteristiche del Comitato Tecnico Scientifico: obbligatorio o facoltativo? caratteristiche e poteri dei dipartimenti.
2) gestione del processo di andata a regime: solo in 1°, in 1° e 2°, con orario ridotto da subito ma senza andata a regime in 2°, 3° e 4° ?
3) status giuridico dei provvedimenti mancanti (Obiettivi Specifici di apprendimento, cattedre, …) per DPR o per DM? La questione non è irrilevante perché per approvare un DPR ci vuole la doppia lettura e il parere di Consiglio di Stato, Conferenza Stato Regioni e Commissioni parlamentari e dunque ci vuole qualche mese ad andar bene.
Se andate sul sito del ministero trovate una pagina in cui c’è quello che si sapeva già (quadri orari) e mancano i regolamenti cioè quei DPR di cui quanto pubblicato è solo un allegato.
Ci risentiremo quando avrò il testo in mano anche perché, anche se la riforma non è epocale, è il primo straccio di riforma delle superiori da quando si è incominciato a discuterne a metà degli anni 70.