andarono per coglionare e furono coglionati
Quello che penso della elezione dei Presidenti dellle Camere ho già avuto modo di farlo intravvedere parlando bene della ipotesi che venisse candidato il leghista Giorgetti. Penso che i presidenti delle Camere debbano essere figure dotate di intelligenza, autonomia, progettualità rispetto allo stato penoso del funzionamento del Parlamento. Da questo puntoi di vista, pur se su un gradino inferiore vedevo abbastanza bene Paolo Romani (solo abbastanza per via della indegna figura fatta sulla questione del telefonino della figlia, che non è fatto episodico, perché è durato due anni e indica un modo molto italiano di vivere il rapporto con il potere e i suoi vantaggi).
Con l'aria che tira è evidente che il curriculum sarà l'ultimno dei problemi e dunque mi metto l'anima in pace, ma voglio scrivere qualcosa su quanto ha cominciato a trapelare tra l'altro ieri sera e ieri mattina: se Di Maio fosse una persona intelligente candiderebbe o Luigi Zanda o Emma Bonino, scrivevano amici di area PD. Quando ho letrto queste cose mi è scappato da ridere: ennesimo vizio della sinistra italiana, dare consigli in casa d'altri ignorando che le diverse forze politiche hanno i loro interessi e la loro immagine del mondo.
Ci ha pensato lo scaltro Salvini che ha preso l'iniziativa politica:
- Berlusconi tira a fare il furbo e a prendersi la scena? E io calo l'asse. Se Paolo Romani è bruciato, perché giudicato incandidabile dai 5 stelle, io ti candido un personaggio come la Bernini, sufficientemente insignificante per non farcela, ma sufficientemente di Forza Italia per far dire a Di Majo va bene e a Brunetta si è rotta l'unità del centro destra. Obiettivamente si è fatto un passo in avanti, in termini di atti e non di pensieri, sulla strada della collaborazione tra Lega e 5 stelle.
- Di Maio ha proposto un altro candidato 5 stelle, al posto di Roberto Fico, Riccardo Fraccaro, uno meno appariscente e che potrebbe andare bene solo se le acque si calmassero e si tornasse allo schema iniziale Senato a FI e Camera ai 5 stelle; ma così non è.
Non ci resta che attendere le due votazioni di oggi, anzi la terza del Senato, quella in cui si sceglie chi va al ballottaggio: o si rimescola tutto oppure Lega e 5 stelle eleggono un candidato di Forza Italia con il non placet di Forza Italia.
Intanto Napolitano, da senatore anziano che presiede la seduta, si toglie i sassolini dalle scarpe, se la prende con le politiche di Renzi e con gli errori dei governi di centro sinistra come se lui in questi anni fosse vissuto su Marte. Troppo comodo, ma Gentiloni ringrazia (???).
Mi scappa da ridere.