mettere il carro avanti ai buoi
Insisto testardamente a mantenere un atteggiamento pedagogico perché la sconfitta alle elezioni di "Progetto Monticiano" richiede evidentemente, in persone sempre abituate a gestire il potere politico,il superamento di alcune brutte abitudini, bisogna abituarsi ad interrogarsi sul proprio operato e imparare a contare sino a 10 prima di accusare i propri conccorrenti.
Nel comunicato a commento dei risultati ho trovato scritto che "Da oggi Monticiano sarà guidata da una compagine nata CONTRO qualcosa più che per una precisa visione del nostro Comune"
seguivano tutte le considerazioni sulla conflittualità, la rottura e l'isolamento. Non riesco a capire in che senso il piano di rilancio del turismo d'area o la raccolta differenziata porta a porta siano CONTRO. L'unica cosa verso cui sono CONTRO è il non averlo fatto prima.
Oggi nuovo comunicato e poiché ci risiamo con uno stile poco inglese lo pubblico integralmente in modo che non ci sia spazio a fraintendimenti.
Ieri una delegazione composta da rappresentanti della lista Progetto per Monticiano e dal presidente del Distretto di gestione del cinghiale ha incontrato i vertici della gestione venatoria regionale in merito al progetto di Azienda faunistico venatoria in località Podere Canile a Monticiano.
L'argomento è stato affrontato in oltre un'ora di colloquio di fronte all'assessore Remaschi, al dirigente Banti, ai consiglieri Scaramelli e Bezzini.
La situazione
Non esiste ancora una richiesta formale per l'istituzione dell'Azienda faunistico venatoria.
La proprietà ha incontrato il dirigente Banti e la struttura tecnica dell'assessorato. Sono seguiti altri incontri con i consulenti forestali e faunistici della proprietà.
La desicisione è demandata a una determina tecnica del dirigente che non individua particolari motivi tecnici ostativi.
La soluzione sarà politica
Di fronte alla netta contrarietà espressa dalla delegazione di Monticiano l'assessore ha assicurato che la decisione ultima sará presa in carico in sede politica.
L'assessore, di fronte alle argomentazioni della delegazione e di fronte ai consiglieri regionali del territorio ha ribadito che se la comunità è contraria sarà assunta una decisione politica conseguente.
Di fronte a questa presa in carico politica evidenziamo che l'assenza alla riunione del neo sindaco o di altri rappresentanti della nuova Amministrazione comunale, seppure invitati, ha fatto mancare proprio quella rappresentanza politica e istituzionale di Monticiano che avrebbe dovuto portare la voce ufficiale della comunità in sede regionale.
L'assessore ha, comunque, assicurato il proprio interessamento anche se dovesse mancare un rapporto con la nuova amministrazione.
Voglio partire dalla coda; stamattina quando ho letto il comunicato mi sono detto oh no, ricominciamo con le ripicche! Mi sono informato dal neosindaco e ho scoperto che nessuno aveva mai invitato all'incontro la nuova amministrazione, nè in maniera formale (cioè con una lettera o una mail) nè in maniera informale.
E allora riepiloghiamo:
- progetto Monticiano ha deciso di giocare la carta dei cacciatori, ci ha fatto sopra una riunione, Scaramelli nel suo intervento di chiusura ha citato l'imminente incontro con l'assessore regionale. Si trattava di una scelta legittima nel quadro dell'appoggio dato dai due consiglieri regionali del PD alla campagna elettorale della lista politica di centrosinistra. In quella sede si diede per scontata la vittoria di Bartalucci e dunque non ci si pose il problema della composizione della delegazione
- dopo il voto il quadro è cambiato; forse non era il caso di mantenere quell'incontro; forse era il caso di discuterne con la lista che ha vinto le elezioni e andare in regione dopo averne parlato in ambito politico amministrativo; invece prima non si invita la lista vincitrice e poi la si accusa di non essersi presentata
- dal comunicato scopriamo che il progetto non è stato ancora formalizzato, siamo agli approfondimenti preliminari e il dirigente che dovrebbe certificare la fattibilità giuridico normativa afferma che nulla osta. Ma l'assessore afferma che la decisione sarà politica e sarà conseguente alla contrarietà della comunità. Mi si consenta qualche osservazione: a) la comunità di Monticiano è fatta dai soli cacciatori? b) la popolazione è stata mai investita del problema in termini di un possibile impatto turistico? c) si è svolto localmente qualche tavolo negoziale tra operatori, cacciatori e imprenditori dell'area turistico ricettiva?
A questo punto il carro ha preso velocità e sorpassa i buoi perché "L'assessore ha, comunque, assicurato il proprio interessamento anche se dovesse mancare un rapporto con la nuova amministrazione".
Riassumiamo; la amministrazione non è stata invitata e, a proposito di chi si mette contro, l'assessore assicura che lui ci sarà anche se la maggioranza dovesse mancare. Lo so che sono pesante ma mi vengono in mente le dicharazioni del questore Guida quando Pinelli nel 1969 volò dal III piano della questura di Milano. Poiché mentire non bastava si aggiunse che, dopo aver appreso della confessione (mai avvenuta) di Valpreda, Pino Pinelli si sarebbe gettato dalla finestra al grido di questa è la fine dell'anarchia. Io dico invece che questa è la fine della intelligenza: si sbaglia, si omette, si racconta il falso e alla fine si può concludere noi comunque collaboreremo.
Vedo movimenti affannosi. Vedo gente che mette il carro avanti ai buoi. Vedo gente che vorrebbe risolti nel prossimi 7 giorni problemi che hanno stagionato per diversi anni. Qualche consiglio, di quelli che si usano nella Pubblica Amministrazione, quando funziona:
- farla finita con questi comunicati ad uso dei propri descamisados (cchiamati a mettere mi piace); lasciare alla nuova amministrazione il tempo di insediarsi e dunque aspettare il primo consiglio comunale quello in cui il nuovo Sindaco presenterà le sue linee di indirizzo, in cui si costituiranno i gruppi consigliari e si indicheranno i capigruppo, quello in cui il Sindaco indicherà i nomi degli assessori, le deleghe e le proposte di incarico (tutte le liste concordavano su questo punto)
- evitare di uscirsene con giudizi che anticipano la posizione degli altri della serie “anche se loro non … noi …”
- organizzare un buon passaggio di consegne tra uscenti e subentranti: progetti in atto, scambi di mail con attori esterni, completezza della documentazione; mi parrebbe opportuno un incontro di lavoro tra sindaco uscente e sindaco subentrante (consegna di materiali, ricognizione dei problemi) alla presenza degli ex assessori; trasferimento degli archivi informatici che raccontano la storia del comune (le mail, le bozze di documenti, …)
- nel rapporto con gli enti di livello superiore evitare le esasperazioni; la campagna elettorale è finita e quando ci si rapporta con l’esterno deve esistere il “punto di vista del Comune” e non quello della lista.
Alla luce di recenti comunicati “a buon intenditor …”