Gianni Simoni – l’ispettore Lucchesi
Sono solo al primo assaggio e come per Petri e Miceli il giudizio è positivo. L'ex giudice scrittore Simoni ha cambiato completamente la ambientazione, il carattere delle storie, il tipo di personaggi e le generazioni in gioco.
L'ispettore Andrea Lucchesi è un cittadino italiano di 46 anni, dalla pelle scura (un padre toscano e una madre eritrea) e, a giudicare dall'impatto che ha sulle donne, deve essere un gran pezzo d'uomo. Gli uomini che incontra sono quasi sempre colpiti dal colore della pelle, e danno a Simoni l'occasione per descrivere le forme di razzismo strisciante presenti nella società italiana. Le donne sono invece colpite dal fisico prestante, dalla intelligenza, dal carattere che lo porta sempre ad un approccio diretto (anche nelle situazioni imbarazzanti)e dalla cultura dietro cui sta una laurea in filosofia.
Lucchesi ha alle spalle un matrimonio fallito, con una figlia adolescente amanate dei libri affidata alla madre ma che stravede per lui, un fascicolo ricco di provvedimenti disciplinari legati al fatto che (anche con i superiori) non le manda a dire soprattutto se sente puzza di arroganza e di stupidità.
Vive in pochi metri quadri in via Scaldasole al Ticinese e i suoi luoghi d'azione e di camminata sono le vie del centro di MIlano che percorre prevalentemente a piedi. E' tra i 40 e i 50 e dunque rispetto alle avventure bresciane di Petri ci sono affinità ma anche differenze.
Alla fine del primo romanzo, Lucchesi, fumatore e amante del Whisky si salva per un pelo da un infartone; mentre Petri si rispecchia intellettualmente nella saggezza e nella vivacità della moglie, Lucchesi si lascia amare dalle colleghe o dalle signore della Milano bene e lo fa sempre in maniera ambivalente non sapendo mai se e quanto lasciarsi andare come se avesse voglia di amare ma ne temesse le conseguenze rispetto ad autonomia e abitudini.
Accadono cose che non ti aspetti, colleghi arroganti che si ricredono, superiori disponibili che si rivelano essere delinquenti, magistrati pieni di sè che fanno delle magre sr si rapportano alla cultura dell'ispettore. Milano è una metropoli e Simoni ci fa conoscere le trattorie, le vecchie case del centro con la portineria, il mondo esclusivo della Milano bene.
Ho letto sino ad ora solo i primi due romanzi e direi che Simoni, scegliendo questo sdoppiamento (con romanzi che si alternano tra le due serie), si è concesso la possibilità di tirare il fiato, di poter cambiare argomento e sensibilità, di poter descrivere l'Italia nelle sue diverse facce e sensibilità senza dover rimanere legato alla figura di un solo protagonista. Una confessione, di fronte alle vicende conclusive del Filosofo di via del Bollo mi sono ritrovato a versare qualche lacrimuccia. Piangere fa bene ma mi capita raramente quando leggo.
Come per quelli di Petri e Miceli anche i romanzi del commissario Lucchesi sono editi da TEA e costano intorno ai 10 €.
La recensione di Gianni Simoni – le inchieste di Petri e Miceli