Il cammino di Santiago, giorno dopo giorno – 1
Ada e Luigi hanno fatto il cammino quasi tre anni fa, nel 2013. A suo tempo hanno creato un gruppo FB su cui hanno man mano pubblicato un diario di viaggio e si sono tenuto in contatto con gli amici. A scrivere è Luigi, ma ogni tanto, evidenziate in neretto, ci sono le impressioni-sensazioni-riflessioni di Ada.
Vi interessa? (Claudio Cereda).
Col passare degli anni, cresce la voglia di camminare, il gusto di percorrere chilometri, attraversando boschi, paesi, fiumi. Da qui, a gennaio, viene l’idea del Cammino di Santiago. Ne parlo alla mia compagna, Ada, che si mostra entusiasta: “Da anni è il mio sogno”.
Ora che lo so, organizzo tutto per l’estate. La voglia di camminare, di vedere la Spagna, i luoghi che da secoli sono meta di pellegrinaggio. E la voglia di diventare pellegrini, membri di una comunità viaggiante, nomade. Siamo una coppia solida, affiatata, abituati a camminare insieme, sui sentieri e nella vita.
Questo è un pellegrinaggio, ma non religioso, perché non siamo credenti. La religione e la spiritualità mi interessano, mi appartengono, ma la risposta alle tante domande non la cerco certamente nelle leggende che hanno costruito nei secoli il Cammino e ancora vivono nei luoghi che si attraversano. A partire dalla presunta presenza, da vivo e da morto, dell’apostolo Giacomo in Spagna, proclamata dalla Chiesa, ma non dalla realtà storica.
Però siamo curiosi e interessati e vogliamo ficcare il naso un po’ dappertutto. Con questo spirito abbiamo passato una lunga vacanza in un’esperienza unica, che ci ha dato molto e mi ha lasciato la voglia di ritornare. Può sembrare contraddittorio parlare di pellegrinaggio e di vacanza, ma il pellegrinaggio in epoca moderna per forza di cose è sostanzialmente diverso da quello dei secoli scorsi.
Allora si partiva da casa e si doveva camminare anche al ritorno, oggi si viaggia in aereo, treno, bus, si trovano ovunque albergues e ristoranti, ma quando imbocchi un sentiero o entri in una chiesa, stai ricalcando orme secolari e fatichi come faticavano allora.
preparativi
I due pellegrini voleranno in Spagna il 20 agosto. Il 22 cominceranno a camminare alla volta di Santiago, o meglio, di Finisterre. Quando avranno accesso a una postazione Internet, daranno notizie sul Cammino percorso. Potrai seguire qui il loro procedere e magari dare loro un incoraggiamento. Ne avranno bisogno.
In questi mesi la preparazione fisica é continuata, quasi tutti i giorni un po' di km, ogni tanto un giro più lungo. Ad es. il 27/2 Bussero-Monza-Bussero 24km, il 23/3 Canonica-Agliate e ritorno 14km, il 24/4 giro Villoresi-Naviglio 25km, il 20-23/7 BrianzaTour 84km in 4 giorni. Ieri Valle Pegorino. In questi giorni camminiamo ma senza esagerare per non arrivare in Spagna spompati. La mia compagna di viaggio ha fatto meno km e lamenta dolori a un ginocchio, ma quando camminiamo io fatico a starle dietro, sopratutto in salita. Mancano 8 giorni alla partenza.
Il peso dello zaino rappresenta il peso delle tue paure. Più timori hai, più cose aggiungi per la paura di doverne fare senza. Noi speriamo di fare uno zaino leggero, non perché siamo tanto impavidi, diciamo che la paura di dover portare troppo peso é superiore alle altre paure. Dopo i mesi dell'entusiasmo arriva qualche ansia e preoccupazione: lasciare casa per 40 giorni, la figlia 19enne da sola, chi mi bagnerà l'orto? l'aereo si schianterà? come reagirà il fisico (vecchio e malandato)? per fortuna attorno alla figlia ci sono tanti parenti e amici pronti ad aiutarla in ogni evenienza. Per il resto ormai il dado é tratto, il volo pagato, non si può più tornare indietro. Mancano 4 giorni alla partenza…
Abbiamo mandato in avanscoperta il Gigi Colombo con camper e famiglia. Così abbiamo avuto la telefonata in diretta da Roncisvalle. Dice che il tempo é bello e asciutto e che i pellegrini passano (in effetti in sottofondo si sentiva il tonfo dei passi). Chiamava dal cartello stradale che dice Santiago 790km. E io aggiungo Finisterre 880km e Muxìa 910. Non c’è limite ai sogni. Tre giorni alla partenza. Aiuto!
Tutto é pronto, siamo in partenza. Impazienti e un po' emozionati. Gli zaini pesano circa 6 kg l'uno, abbastanza poco, naturalmente dovremo aggiungere acqua e un po' di cibo, il tutto dovrebbe essere sopportabile. Ne riparliamo giovedì sera dopo la prima tappa Roncisvalle-Zubiri di 22km.
Il viaggio é andato bene, anche la visita di Saragozza e Pamplona. Ora attendiamo il bus per Roncisvalle. Domattina si inizia a fare sul serio. A Pamplona mentre pranzavamo vedevamo passare i pellegrini, poi abbiamo percorso un paio di vie seguendo i segnali con la conchiglia.
si inizia a fare sul serio
Giovedì 22 agosto: Siamo partiti da Roncisvalle alle 7 e siamo arrivati a Zubiri alle 13:30 dopo 22 km e ci siamo mangiati un grosso panino al prosciutto crudo con birra. Nel pomeriggio abbiamo fatto il bagno nel fiume, freddo ma ritemprante.
La passeggiata é stata bella, boschi, pascoli, anche se alle 7 nel bosco la luce era poca e ci voleva il golfino. Abbiamo superato alcune salite che ci han fatto sudare e alla fine una lunga discesa spaccaginocchia. Dimenticavo, al mattino devi partire senza aver fatto colazione, dopo 40 minuti e 3 km c'era finalmente un bar. Domani arriviamo a Pamplona e se ce la facciamo a Cizur 25,5 km.
Questo albergue municipal é mooolto spartano ma non costa poco. Ciao a tutti e grazie del sostegno
Dormire in un ostello é particolare bisogna farci l'abitudine. Alle 5:40 ero già in bagno per anticipare la massa alle 6 hanno acceso la luce alle 6:55 eravamo in marcia
Sabato 24 agosto, Cizur Menor: ieri quasi 26 km, oggi più di 22 così siamo a 70. Belle passeggiate nel verde oggi la prima metà tappa era in salita, Alto del Perdon, abbiamo faticato, per fortuna non c'era sole. Poi abbiamo allungato di 3 km per vedere l'ermita di Eunate, bella.
Stanotte abbiamo dormito a Cizur Menor nel rifugio dell'ordine di Malta, piccolo, bello, con atmosfera e calore, stamane ho ringraziato l'hospitalero e lui ringraziava me. Colazione tutti insieme nella cucina. Stamane il primo pazzo é partito alle 4,45. Io ero sveglio. Alle 6 sono partiti quasi tutti. L'ultima a svegliarsi Ada, la chiamo e lei si gira.
Siamo partiti alle 7 cioé alle prime luci dell'alba, tanti partono con la pila. Però poi Ada viaggia. Purtroppo scendendo dal letto a castello le é tornato un dolore alle costole e siamo preoccupati per domani. Mi sono offerto di spostare la roba pesante nel mio zaino.
Si conosce molta gente, sopratutto italiani. C'é in cammino tanta gente dopo 3 giorni salutiamo un mucchio di persone. Comunque quando si fa sosta io sono l'uomo che a togliersi le scarpe é più veloce della sua ombra. Ieri sera contrariamente all'altroieri abbiamo mangiato bene, nel menù del pellegrino (10€) c'era una bottiglia di vino rosso, l'ho bevuta tutta io ed ero felice e innamorato. Ci sentiamo
qualche difficoltà, molte esperienze
Domenica 25 agosto, Hola amigos. Ieri sera a Puente la Reina crisi nera. Ada dolorante, non riusciva a piegarsi, stanca qualche lacrimuccia. Sono andato a cena da solo. Avevo paura ci dovessimo fermare e cercare un medico.
Invece stamattina col riposo é migliorata, le ho preso parte dello zaino e siamo partiti pian piano, abbiam fatto 14 km fino a Lorca, porca Lorca. Io mordo il freno, mi sento bene. Al mattino alle 6 guardo quelli che partono presto e devo star lì ad aspettare il risveglio di Ada che, pobrecita, deve riposare. Potrei fare più di 30 km al giorno. Ieri ne abbiam fatti 22 abbondanti, più 2,5 per tornare a cercare il cappello che ho perso (non l'ho trovato) e la sera ancora avanti indietro per la cittadina, 27 o 28.
Arrivati qui a Lorca, nel pomeriggio ci siamo riposati, domani speriamo di fare di più. Ieri mattina salendo all'Alto del Perdon abbiamo visto un capriolo. Comunque il percorso é bello, gli spagnoli simpatici, tra i pellegrini c'é di tutto, anche i tipi più strani, un giovane nordico capellone lo sta facendo a piedi nudi.
Lunedì 26 agosto, Ieri sera a cena eravamo noi 2, 2 tedeschi 2 francesi un olandese e uno slovacco. Oggi abbiamo fatto 20km e siamo a Villamayor in un rifugio di religiosi olandesi, cena comunitaria con gente di varia nazionalità, capirsi é una fatica.
Ieri abbiamo percorso tratti della antica strada romana col selciato un po' dissestato dopo 2000 anni, eravamo con 2 americani del Minnesota e gli ho detto: “Questa l'abbiamo fatta noi italiani”. Insomma, ho fatto lo “sborone”. Si conosce tanta gente di tutti i tipi. Ora vado perché ho la meditazione su Gesù e poi a letto.
Ada: cammini e fin dove i tuoi occhi vedono ci sono persone che camminano avanti a te e quindi vai come se fosse la cosa più normale di questo mondo. Incontri persone varie come Albina , una spagnola estroversa che ti chiede se hai mangiato o se hai necessità di qualcosa oppure il ragazzo a piedi nudi, capelli rasta alla vita che viaggia con un bastone su cui inserisce le piume che trova per terra. Sembra uno sciamano indiano che viaggia con il suo scudiero il compagno che lo segue, ragazzo piccoletto silenzioso. Chissà che fantasmi inseguono sul cammino. Due sere fa ero in crisi ora va molto meglio. Questa mattina siamo partiti alle 8,40. Comunque aver fatto più di 100 km per me già miracolo!!
Martedì 27 agosto, Il clima in questi giorni è ideale, massimo 25 gradi, niente pioggia, qualche nuvola ogni tanto copre il sole, magari quando sbuffi in salita. I piedi vanno bene, niente vesciche, ma siamo cotti. In 6 giorni abbiamo fatto 125km, ci svegliamo quasi sempre presto e al mattino camminiamo bene, con piacere, ma al pomeriggio siamo distrutti, stare sdraiati 2 ore non basta, anche l'umore ne risente.
Da tre giorni porto 3 kg in più e la mia schiena e le anche li sentono. A sera mangiamo presto e a letto presto. Domani vedremo quanta strada fare. Stasera siamo in camerata 9 donne e io unico maschio, aiuto. Ieri sera i paolotti metodisti olandesi mi hanno deluso.
Abbiamo conosciuto una coppia di Rosate, lei lavora col Tonino Mandarino, ma ci hanno lasciato indietro e forse li rivedremo solo sull'aereo del ritorno. Ieri sera abbiamo conosciuto una coppia di San Maurizio che conosce l'Emilia Tresoldi, lui viaggia col carrellino e anche loro ci hanno staccati. Quasi tutti quelli che abbiamo visto nei giorni scorsi sono ormai avanti, meglio così conosciamo quelli che vengono da dietro o che vanno relativamente piano come noi. Siamo a Torres del Rio e abbiamo visitato una bella chiesetta Ottagonale (1Euro).
A cena in un bel ristorantino romantico, buona: per 10euro ci danno anche un’ottima bottiglia di vino della Rioja; per non farla bere tutta a me Ada ne vuole un bicchierozzo, così poi siamo mezzi imbriaghi tutti e due. Ci sono tante donne in cammino, di tutte le età anche da sole o in gruppetti di sole donne.
Ada: oggi un diavolo tentatore si e' presentato sul mio camino un albergue con la piscina. La mia guida spirituale, che mi chiama figlia del Sioli (sta per viziata, abituata agli agi), mi ha subito riportato sulla retta via. Siamo in un albergue dignitoso con bagni nuovi e si sta bene. Quelli dell'albergue con piscinetta sono degli imbroglioni, mettono all'inizio del paese un cartello che dice letto 5Euro e invece costa 10. Questo dove siamo é più simpatico e costa 7. Ragazzi naturalmente sentitevi liberi di fare tutti i commenti e tutte le domande che volete, noi li leggiamo volentieri.
Mercoledì 28 agosto, Torres del Rio: sveglia presto, preparazione lunga, partenza alle 7,30 ma prima ci spalmiamo i piedi con l'olio per evitare vesciche. Anche oggi il percorso é tutto saliscendi su colline rotonde gialle di grano tagliato ed erba secca, e verdi di alberi e filari di vite. Si fanno anche 10 km o più senza incontrare una casa, neanche casotti di campagna.
Camminiamo soli con la nostra ombra davanti. Passiamo da Viana dove é sepolto Cesare Borgia, il principe di Machiavelli venuto a morire in Spagna in un duello. Mangiamo una baguette col paté. Prima visita in farmacia dove Ada compra fascia elastica per le sue costoline e una pomata Ibrufen. Da lunedì sera ho il raffreddore, oggi é peggio sto finendo la scorta dei fazzoletti. Passiamo il confine tra la Navarra che abbiamo percorso tutta da est a ovest e la Rioja, regione del vino.
Arriviamo a Logrono città grande con cattedrale imponente: 20km. Andiamo decisi all'albergue parrocchiale dove ci accoglie con un abbraccio Alberto hospitalero italiano. Il programma per un miscredente come me è da paura: ore18 preparazione della cena dove Ada si fa valere grazie a esperienza Festaperta, ore 19,30 messa con benedizione di noi pellegrini, poi cena col parrocco che serve a tavola e infine preghiera serale nella chiesa deserta e chiusa, passando da dove entrano i preti, suggestiva.
(1 – continua)
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