monicelli suicidio
Oggi sono andato a salutare il cadavere di un’amica straziata dal cancro che l’ha vinta dopo tanti anni di lotta. La morte da cancro è crudele per chi la vive perché viene dopo averti logorato sul piano psicologico e su quello fisico, perché ti trovi di fronte al dilemma se provarci ancora.
Probabilmente ti ci abitui e alla fine è lo stesso deperimento fisico che ti fa accettare tutto. Qualcosa di simile alla stanchezza della vecchiaia. Alla fine sono sereni persino i famigliari che ti hanno visto morire poco a poco.
Monicelli no; lui era un ragazzo terribile e si è comportato da toscanaccio impietoso. Non ha scritto biglietti e non ha fatto battaglie per la morte dolce. In un modo terribile e crudele ha scelto di decidere lui; la vita è cosa mia e non cosa delle cellule tumorali impazzite.
E’ raro vedere un genio che si suicida a 95 anni. Lui l’ha fatto e ha scelto di decidere per la vita quando non ci sono altre prospettive. Non è un esempio da seguire ma è un esempio da rispettare.