Assemblea costituente 1 – la struttura
I richiami ai padri fondatori fatti nello stile del come disse Piero Calamandrei, come disse Nilde Jotti, hanno avuto il potere di scatenare il mio vecchio interesse per lo studio e per la storia andando a leggere direttamente i documenti.
Mi era chiaro che, nel lavoro della Costituente, ci furono problemi, che ci furono compromessi, che ci furono molti padri (quasi 600), ma quelli che operarono concretamente, stimolarono il dibattito e approfondirono furono non più di una quarantina.
Così, visto che di qui al referendum manca qualche mese, ho pensato di vederci più chiaro e di farlo a partire dal sito storico della Camera dei deputati che contiene i resoconti stenografici di quei lavori.
Iniziamo dunque da qualche dato di tipo quantitativo sui costituenti e su come si organizzarono per i lavori.
cronologia
La Assemblea Costituente è stata il nostro primo parlamento e si è occupata sia della redazione e approvazione della Carta Costituzionale, sia dei normali compiti di una camera con poteri legislativi.
- 25 giugno 1946 insediamento e nomina di Giuseppe Saragat come Presidente (più tardi sostituito da Umberto Terracini)
- 19 luglio 1946 strutturazione della assemblea e nomina della commissione dei 75 presieduta da Meuccio Ruini; iniziano le discussioni in sottocommissioni.
- 31 gennaio 1947 conclusi i lavori delle sottocommissioni si nomina il comitato di redazione
- 4 marzo – 20 dicembre 1947 l’Aula discute il progetto
- 22 dicembre 1947 viene approvato il testo definitivo
- 27 dicembre promulgazione della costituzione da parte del presidente della Repubblica Enrico De Nicola
- 1 gennaio 1948 entra in vigore la costituzione
composizione della Assemblea Costituente
La assemblea costituente fu eletta il 2 giugno del 46 contestualmente al referendum monarchia-repubblica. Furono elettri 556 deputati e i tre maggiori raggruppamenti furono quello della Democrazia Cristiana, che ottenne 207 seggi, quello del Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria, che ne ottenne 115, e quello del Partito Comunista Italiano, che ne ottenne 104. I restanti seggi (134) furono ripartiti tra 13 raggruppamenti. Nel corso dei lavori della costituente ci furono la scissione del Partito Socialista e la fine dei governi (già CLN) a partecipazione socialcomunista. Alcuni dei partiti minori scomparvero negli anni successivi anche se, alcuni di loro ebbero un ruolo significativo nel CLN e/o nella resistenza (Democrazia del Lavoro e soprattutto il Partito d'Azione i cui principali esponenti, dopo le sconfitte elettorali confluirono nel partito repubblicano e in quello socialista).
Liste/Gruppi | Voti | % | Seggi |
---|---|---|---|
Democrazia Cristiana (DC) | 8 101 004 | 35,21 | 207 |
Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP) | 4 758 129 | 20,68 | 115 |
Partito Comunista Italiano (PCI) | 4 356 686 | 18,93 | 104 |
Unione Democratica Nazionale (UDN) | 1 560 638 | 6,78 | 41 |
Fronte dell'Uomo Qualunque (UQ) | 1 211 956 | 5,27 | 30 |
Partito Repubblicano Italiano (PRI) | 1 003 007 | 4,36 | 23 |
Blocco Nazionale della Libertà (BNL) | 637 328 | 2,77 | 16 |
Partito d'Azione (Pd'A) | 334 748 | 1,45 | 7 |
Movimento Indipendentista Siciliano (MIS) | 171 201 | 0,74 | 4 |
Concentrazione Democratica Repubblicana | 97 690 | 0,42 | 2 |
Partito Sardo d'Azione | 78 554 | 0,34 | 2 |
Partito dei Contadini d'Italia | 102 393 | 0,44 | 1 |
Movimento Unionista Italiano | 71 021 | 0,31 | 1 |
Partito Cristiano Sociale | 51 088 | 0,22 | 1 |
Partito Democratico del Lavoro | 40 633 | 0,18 | 1 |
Fronte Democratico Progressista Repubblicano | 21 853 | 0,09 | 1 |
ALTRE LISTE | 412 550 | 1,79 | 0 |
TOTALI VOTI VALIDI | 23 010 479 | 100,00 | 556 |
SCHEDE NULLE | 1 936 708 | ||
DI CUI BIANCHE | 643 067 | ||
TOTALE VOTANTI |
Organizzazione dei costituenti la commissione dei 75
La commissione dei 75, nominata dalla assemblea costituente per elaborare la nuova costituzione su base proporzionale alle rappresentanze parlamentarisi è a sua volta divisa in tre sottocommissioni:
I – (diritti e doveri dei cittadini) si è occupata della prima parte, quella dei princìpi: aveva 18 componenti tra cui Basso, Dossetti, Iotti, La Pira, Mancini Pietro, Marchesi, Moro e Togliatti
II – (ordinamento costituzionale dello stato) si è occupata della organizzazione dello stato e ne tratteremo in dettaglio perché è quella più coinvolta dai temi del referendum di ottobre – ebbe 39 membri tra cui Calamandrei e Lussu (autonomisti), Giolitti e Nobile (comunisti), Leone, Mortati, Piccioni e Vanoni (democristiani), Targetti socialista), Lami Starnuti e Rossi (socialdemocratici), Perassi (repubblicano), Bozzi (unione democratica nazionale)
III – (diritti e doveri economico sociali) ha lavorato sulla traduzione di alcuni dei princìpi e ne hanno fatto parte tra gli altri Ghidini, Di Vittorio, Fanfani, Angelina Merlin, Teresa Noce, Paratore, Taviani e Togni
I 75 costituenti (i famosi padri della repubblica) furono:
Presidente
RUINI Meuccio (MISTO)
Vice presidenti
GHIDINI Gustavo (PARTITO SOCIALISTA LAVORATORI ITALIANI)
GRIECO Ruggero (COMUNISTA)
Segretari
MARINARO Francesco (FRONTE LIBERALE DEMOCRATICO DELL'UOMO QUALUNQUE)
PERASSI Tomaso (REPUBBLICANO)
I 75 divisi per gruppo di appartenenza erano i seguenti:
AUTONOMISTA (3 componenti)sono gli azionisti e i sardisti
BORDON Giulio
CALAMANDREI Piero
LUSSU Emilio
COMUNISTA (13 componenti)
DEMOCRATICO CRISTIANO (26 componenti)
DEMOCRAZIA DEL LAVORO (2 componenti)
FRONTE LIBERALE DEMOCRATICO DELL'UOMO QUALUNQUE (3 componenti)
LIBERALE (3 componenti)
MISTO (3 componenti)
FABBRI Gustavo
FINOCCHIARO APRILE Andrea
RUINI Meuccio (Presidente) – esponente della classe dirigente prefascista, prima socialista riformista poi liberale con Giovanni Amendola, fu tra i fondatori della Democrazia del lavoro.
PARTITO SOCIALISTA ITALIANO (7 componenti)
PARTITO SOCIALISTA LAVORATORI ITALIANI (6 componenti)
REPUBBLICANO (4 componenti)
Al termine dei lavori delle tre sottocommissioni venne incaricato un gruppo più ristretto per predisporre il esto da presentare in Assemblea tale testo fu accompagnato da una relazione di Meuccio Ruini che pubblicheremo nei prossimi giorni.
Comitato di redazione per la stesura del testo: (numero dei componenti 18)
Presidente RUINI Meuccio (MISTO)
membri
AMBROSINI Gaspare (DEMOCRATICO CRISTIANO)
CALAMANDREI Piero (AUTONOMISTA)
CANEVARI Emilio (PARTITO SOCIALISTA LAVORATORI ITALIANI)
CEVOLOTTO Mario (DEMOCRAZIA DEL LAVORO)
DOSSETTI Giuseppe (DEMOCRATICO CRISTIANO)
FANFANI Amintore (DEMOCRATICO CRISTIANO)
FUSCHINI Giuseppe (DEMOCRATICO CRISTIANO)
GHIDINI Gustavo (PARTITO SOCIALISTA LAVORATORI ITALIANI)
GRASSI Giuseppe (UNIONE DEMOCRATICA NAZIONALE)
GRIECO Ruggero (COMUNISTA)
LACONI Renzo (COMUNISTA)
MARINARO Francesco (FRONTE LIBERALE DEMOCRATICO DELL'UOMO QUALUNQUE)
MORO Aldo (DEMOCRATICO CRISTIANO)
PERASSI Tomaso (REPUBBLICANO)
PICCIONI Attilio (DEMOCRATICO CRISTIANO)
ROSSI Paolo (PARTITO SOCIALISTA LAVORATORI ITALIANI)
TOGLIATTI Palmiro (COMUNISTA)
Si nota la mancanza di esponenti del Partito Socialista che pure, attraverso sia Basso sia Mancini avevano dato contributi importanti ai lavori della prima e seconda sottocommissione. Il comitato si occupò della redazione vera e propria mettendo insieme i documenti e le proposte approvate nelle sottocommissioni; fu il comitato di redazione a ccordinare la discussione e al termine di essa a stendere il progetto definitivo tenuto conto degli emendamenti approvati.
(1 continua) – nel prossimo articolo un breve commento e il testo completo della relazione di Meuccio Ruini di accompagnamento al progetto presentato dalla commissione dei 75)