lode della complessità

E' vero che le elezioni si avvicinano e tutti si adeguano a quella cultura del semplificato che in altre sedi criticano. Bersani si arrampica sulle scale a pioli con il sigaro in bocca, Berlusconi urla contro i traditori a vita, Fini dice che la riforma universitaria è ottima, Frattini parla di congiura contro l'Italia a proposito di Wikileaks.

Mancano il senso della misura e la pacatezza che viene da chi ha il gusto del dettaglio. E questo è un brutto segno e un cattivo auspicio per chi, indipendentemente dallo schieramento, auspica e lavora per il cambiamento.

Intervenendo in Facebook due miei amici che si occupano di scuola da una vita hanno scritto:

  • A me piacerebbe tanto che il PD dicesse: questa riforma va bene ne punto a, b, d, ecc. E' sbagliata in f, g, h, perché invece occorre fare. x, y, z… E quindi formuliamo questa proposta di modifica.(Claudio Cremaschi)
  • Questa vicenda l'abbiamo gia' vista. Ci opponiamo a tutto e quindi tutto come prima. Invece penso che dovremmo accettare le cose buone che la riforma contiene e discutere con il Ministro Gelmini che si dichiara pronta alle modifiche che davvero vadano nella direzione della correzione dell'esistente. (Nanda Cremascoli)

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